24 maggio 2011

Corleone! Ansa! Marghe! Caponnetto!



MAFIA:PROGETTO FOTOGRAFICO 'CENTO SGUARDI' CONTRO STEREOTIPI

PALERMO

    (ANSA) - PALERMO, 23 MAG - Lottare contro gli stereotipi

sulla mafia, raccontando con i propri occhi il luogo in cui si

vive. E' il senso del progetto fotografico dal titolo 'I cento

sguardi', organizzato in collaborazione con il Comune di

Corleone (Palermo), Unicoop Tirreno, Fondazione sistema

Toscana-Mediateca, Fondazione Antonino Caponnetto, il

Coordinamento antimafia di Firenze e la Cooperativa 'Lavoro e

non solo'. L'inaugurazione, nel corso della quale verranno

esposte 100 immagini di selezione su oltre 3 mila, e' prevista

per mercoledi 25 maggio, alle 11, nel Complesso di San'Agostino,

a Corleone.

   ''Prima di arrivare a Corleone, noi come tanti, avevamo dei

preconcetti su cosa vi avremmo trovato, perche' Corleone e' un

luogo che evoca luci fosche ed eventi sanguinosi - racconta

Margherita Abbozzo, ideatrice del progetto, assieme ad

Alessandra Capodacqua -. La cooperativa 'Lavoro e non solo'

offre a ragazzi di tutta Italia la possibilita' di fare

l'eccezionale esperienza dei campi di lavoro organizzati

dall'Arci - spiega Margherita -. Il nostro progetto e' stato

pensato, invece, per i ragazzi del luogo, quelli che non vanno

via dopo qualche settimana in estate e che a Corleone invece

abitano, studiano, crescono''.

   ''Alla fine di ottobre 2010 abbiamo distribuito macchine

fotografiche attraverso le scuole del paese, coinvolgendo la

classe V elementare, la II e la III media, il I liceo di

agraria, il I anno del liceo pedagogico e qualche ragazzo dei

licei classico e scientifico. I ragazzi hanno avuto qualche

giorno per fare fotografie. Delle 100 macchine distribuite ne

sono tornate indietro 88 e due non hanno funzionato bene. Per le

rimanenti 86 abbiamo avuto quasi tutti i permessi necessari,

concessi dai genitori per utilizzare immagini realizzate da

minori. Non e' stato facile selezionare cento immagini su oltre

3 mila fotografie, ma siamo rimaste molto colpite

dall'entusiasmo dei ragazzi e dallo loro voce che forestieri

accogliamo con un silenzio rispettoso e pieno di interesse''.

   ''Se fosse educata adeguatamente - conclude Abbozzo - la loro

voce potrebbe anche aprire porte professionali capaci di dare

molta soddisfazione''. (ANSA).

YP4-FAN/GIU

 

 

MAFIA: A CORLEONE STUDENTI LA RACCONTANO CON LE LORO FOTO

MERCOLEDI' SI INAUGURA LA MOSTRA 'I CENTO SGUARDI'


    (ANSA)  - CORLEONE (PALERMO), 23 MAG - Lottare contro gli

stereotipi sulla mafia raccontando con i propri occhi il luogo

in cui si vive. E' il senso del progetto fotografico 'I cento

sguardi', organizzato in collaborazione con il Comune di

Corleone, Unicoop Tirreno, Fondazione Sistema Toscana -

Mediateca, Fondazione Antonino Caponnetto, il Coordinamento

Antimafia di Firenze e la Cooperativa 'Lavoro e Non Solo'.

L'inaugurazione, nel corso della quale saranno esposte 100

immagini selezione su oltre 3000, avverra' mercoledi prossimo 25

maggio, alle 11, al Complesso di San'Agostino di Corleone.

   ''Prima di arrivare a Corleone noi come tanti avevamo delle

idee preconcette su cosa vi avremmo trovato, perche' Corleone e'

un luogo che evoca luci fosche ed eventi sanguinosi - racconta

Margherita Abbozzo, ideatrice del progetto insieme ad

Alessandra Capodacqua - La cooperativa 'Lavoro e Non Solo' offre

a ragazzi di tutta Italia la possibilita' di fare l'eccezionale

esperienza dei campi di lavoro organizzati dall'Arci il nostro

progetto e' stato pensato, invece, per i ragazzi del luogo,

quelli che non vanno via dopo qualche settimana in estate e che

a Corleone invece abitano, studiano, crescono''.

   ''Alla fine di ottobre 2010 - spiega - abbiamo distribuito le

macchine fotografiche nelle scuole del paese, coinvolgendo la

classe quinta elementare, la seconda e la terza media, la prima

liceo agraria, il primo anno del liceo pedagogico e qualche

ragazzo dei licei classico e scientifico. I ragazzi hanno avuto

qualche giorno per fare fotografie. Di 100 macchine distribuite

ne sono tornate indietro 88. Non e' stato facile selezionare

cento immagini su oltre 3000 fotografie, ma siamo rimaste molto

colpite dall'entusiasmo dei ragazzi''.(ANSA).

Y4P-NU/

 

17 maggio 2011

Fwd: Manifesto Lavoro nero Cecina



Claudio Gherardini - Inviato da iPhone

Inizio messaggio inoltrato:

Da: Tutor - Giovani sentinelle della legalità <tutor@giovanisentinelledellalegalita.org>
Data: 17 maggio 2011 01:03:36 GMT+02:00
A: "Sergio Iommelli" <sergio@iommelli.com>
Oggetto: Manifesto Lavoro nero Cecina

Attenzione è variato l'indirizzo dell'incontro!!!

11 maggio 2011

deGustibooks 13-15 maggio Lungomare di Viareggio


Dopo i successi fiorentini, deGustiBooks, la rassegna interamente dedicata a produzioni enogastronomiche e libri, sbarca a Viareggio. In Piazza Campioni e Piazza Pea, dal 13 al 15 maggio, un’imperdibile occasione di incontro con artigiani del gusto ed editori, lettori e buongustai, fra sapori, riflessioni, odori, curiosità …

Il gemellaggio tra Viareggio e deGustibooks nasce dalla volontà di mettere a confronto la straordinaria e originale ricchezza della gastronomia cittadina con la particolarità delle produzioni agroalimentari versiliesi, cercando di trovare connessioni, rimandi e tracce nella produzione letteraria passata e presente di una terra culturalmente tra le più fertili e interessanti.

deGustiBooks è soprattutto un’esposizione aperta al pubblico di produzioni enogastronomiche di qualità ed edizioni librarie sulla cultura del cibo, accompagnata da un selezionato programma di eventi: degustazioni, presentazioni di libri, incontri con chef e autori, laboratori golosi, musica ed intrattenimento.

Stand e altro
Le due piazze della città accoglieranno accanto alla sezione Gusto e dintorni, una selezione di prodotti tipici da espositori di tutta Italia, il Mercato dei contadini, una selezione di produzioni agricole locali organizzata da CIA Versilia. Gli appassionati di lettura potranno sfogliare e acquistare le ultime novità e i titoli dedicati alla cultura del cibo presso lo spazio libreria. Spettacoli e incontri saranno ospitati presso un’apposita area  .

Gli eventi
Sarà possibile partecipare alle degustazioni in programma come quella dedicata alla Vernaccia di San Gimignano (13 maggio/ore 19.00) o quella tutta musicale dedicata ai salumi di Jazz in macelleria (14 maggio/ore 18.30); assaggiare i vini di Villa Corliano (domenica 15 maggio/ore 19.00); assistere agli incontri, tra cui quello con lo chef Amelio Fantoni che intratterrà sui luoghi comuni legati al tema del gusto e della salute a tavola con ricette da copiare e assaggiare (14 maggio/ore 11.30); prendere parte ai laboratori di cucina come quello di Giovanni Santarpia dedicato alla realizzazione della pizza perfetta Lezione di Pizza (15 maggio/ore 11.30) o quello dedicato appositamente ai più piccoli da Maria Cristina Palanti Giocando col cibo (13 maggio/ore 17.00).

deGustiBooks è un evento ad ingresso gratuito. Il programma completo su www.degustibooks.it.

deGustiBooks è un progetto di Sicrea srl e della rivista Gola Gioconda (www.golagioconda.it).





05 maggio 2011

C.S.: SGUARDI SUL REALE - Rassegna di documentari - Auditorium Le Fornaci - Terranuova B.ni

SGUARDI SUL REALE
Rassegna di documentari
1^ edizione
 
Auditorium Le Fornaci Terranuova Bracciolini
7-8 maggio 2011
 
 
Si apre al documentario la programmazione cinematografica dell'Auditorium Le Fornaci di Terranuova Bracciolini, con la prima edizione della rassegna "Sguardi sul Reale" in programma sabato 7 e domenica 8 maggio, che propone una due giorni di proiezioni e incontri con gli autori, articolati in due sezioni dedicate al documentario in Toscana e al cinema della regista Alina Marazzi

La prima giornata, realizzata in collaborazione con il Festival dei Popoli di Firenze e Documentaristi Anonimi - Associazione Documentaristi Toscani, si apre alle 17.30 con la proiezione di "Nel giardino dei suoni" di Nicola Bellucci. Il documentarista, originario di Arezzo, che sarà presente in sala, ha girato il film nella campagna del Casentino, dove il terapeuta Wolfgang Fasser si dedica alla cura di bambini disabili tramite la musica. 

 

La sezione "Il documentario in Toscana" proseguirà alle 21.00 con le produzioni dei Documentaristi Anonimi, associazione fiorentina che riunisce un gruppo di registi toscani presieduta da Giovanni Cioni, che presenterà le attività dell'associazione e introdurrà la visione del proprio film "In Purgatorio". Un'opera dedicata all'antico culto dei morti e delle anime del Purgatorio, ancora oggi vivo nei quartieri di Napoli. A completare la serata la proiezione dei due cortometraggi "Noi ci siamo già" di F. Hazzini e "Bebè" di Marcantonio Lunardi.

 

La giornata di domenica sarà dedicata ad Alina Marazzi, regista milanese autrice di numerosi film che hanno messo in luce il suo particolare e personale approccio al documentario. "L'immagine-reperto: il cinema di Alina Marazzi" è il titolo della sezione che propone, alle 17.30, la proiezione di "Vogliamo anche le rose", documentario che ripercorre, in parallelo con i movimenti femministi, la storia di tre donne nell'Italia degli '60 e '70.

 

L'uso di materiale d'archivio e di "cinema privato" come base dei documentari di Alina Marazzi sarà l'argomento del dibattito "Tra cinema privato e documentario", alle ore 21.00, con gli interventi di Gianfilippo Pedote, produttore dei film di Alina Marazzi, Luca Ferro, docente e studioso di cinema privato, coordinati da Andrea Foschi, autore di documentari.

 

Infine, alle 22.00, la proiezione di "Un'ora sola ti vorrei", film nel quale proprio attraverso il materiale dell'archivio di famiglia, fatto di testi e filmati girati dal nonno, l'autrice ricostruisce la figura della madre, morta suicida quando lei era piccola. 

 
La rassegna è promossa e organizzata dalle associazioni Macma e I Visionari, dall'Istitizione Le Fornaci e dal Comune di Terranuova B.ni, in collaborazione con FST – Mediateca Regionale, Festival dei Popoli e Associazione Documentaristi Anonimi, con il contributo di Unicoop Firenze – Sezione Soci di Montevarchi.
 


PROGRAMMA:
 
Sabato 7 maggio
 
Il documentario in Toscana
 
ore 17,30
"Nel giardino dei suoni" di Nicola Bellucci (Svizzera 2010 - 85 min.)
Sarà presente l'autore. 
In collaborazione con Festival dei Popoli - Firenze
 
ore 21.00
Produzioni Documentaristi Anonimi – Associazione Documentaristi Toscani
 
"In Purgatorio" di Giovanni Cioni (Italia, Francia, Belgio 2009 - 70 min.)
Sarà presente l'autore. 
 
"Noi ci siamo già" di F. Hazzini (Italia 2009, 20 min.)
 
"Bebé" di Marcantonio Lunardi (Italia, Madagascar 2007-2011 - 10 min.)
 
Domenica 8 maggio
 
"L'immagine/reperto: il cinema di Alina Marazzi"
 
ore 17,30 
"Vogliamo anche le rose" di Alina Marazzi (Italia, Svizzera 2007 - 85 min.)
 
ore 21.00 
Tra cinema privato e documentario
Interventi di:
Gianfilippo Pedote, produttore di Vogliamo anche le rose e Un'ora sola ti vorrei
Luca Ferro, regista, docente e studioso di cinema privato 
Coordina: 
Andrea Foschi, autore di documentari
 
ore 22.00
"Un'ora sola ti vorrei" di Alina Marazzi (Italia 2002 - 55 min.)
 
 
Ingresso gratuito.
 
 
Info:
tel. 339/7495721 - 339/1291083
 
Auditorium Le Fornaci 
Terranuova Bracciolini (via Vittorio Veneto, 19) 
ore 17.30 – ore 21.00 - Ingresso gratuito.
 
Sguardi sul Reale – Rassegna di documentari - 1^ edizione 
A cura di: "Macma" e "I Visionari" 
In collaborazione con FST – Mediateca Regionale, Festival dei Popoli e Associazione Documentaristi Anonimi 
Con il contributo di Unicoop Firenze – Sezione Soci di Montevarchi 
 


 
 
 
 






10 aprile 2011

20 anni fa 140 morti senza colpevoli. Che non si ripeta per la strage di Viareggio


Posted by ShoZu

20 anni fa 140 morti senza colpevoli. Che non si ripeta per la strage di Viareggio


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20 anni fa 140 morti senza colpevoli. Che non si ripeta per la strage di Viareggio


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memo dai Balcani


4.

*Il Piccolo 09/04/11 Così si sparava sui fratelli a Sarajevo di A

Così si sparava sui fratelli a Sarajevo

La fine dell'unità voluta da Tito e l'orrore della guerra raccontati da Azra Nuhefendic

Quel treno viaggia e non sa dove va

«La linea ferroviaria tra Belgrado e Sarajevo venne interrotta all'inizio della guerra in Bosnia. Dopo diciotto anni è partito di nuovo il treno che collegava le due città. La locomotiva ha trainato tre vagoni con solo quindici passeggeri. La breve composizione del convoglio rispecchia la situazione politica, cioè la divisione in atto nel Paese: un vagone delle ferrovie della Republika Srpska, uno di quelle della federazione della Bosnia Erzegovina e il terzo appartenente alle ferrovie della Serbia». Comincia così il racconto "Il treno" di Azra Nuhefendic, che nel 2010 ha vinto a Vienna il Premio di giornalismo "Writing for Cee". Un testo che racconta, prendendo spunto dal ripristino della linea ferroviaria tra Belgrado e Sarajevo, il presente dell'ex Jugoslavia. Un tempo confuso, che la porta ad annotare: «Noi non sappiamo ancora dove siamo diretti, né quali saranno le fermate».

Ma i criminali hanno cambiato solo maschera

di Alessandro Mezzena Lona

I mostri hanno cambiato solo maschera. Camminano per le strade come se non avessero ammazzato nessuno. Guardano negli occhi le donne che hanno violentato. Non abbassano lo sguardo se incrociano le madri di quei ragazzi che hanno eliminato come fossero creature immonde. A volte è a loro che le vittime della guerra nei Balcani si devono rivolgere per ottenere giustizia. O per vedere riconosciuti i propri diritti. Gattopardi, camaleonti, voltagabbana pullulano nell'ex Jugoslavia. E Azra Nuhefendic non si stanca di ripeterlo nel suo libro, bello e perturbante, "Le stelle che stanno giù", pubblicato da Edizioni Spartaco (pagg. 143, euro 12). Perché anche se i Balcani hanno ritrovato la pace, anche se si è placato, apparentemente, l'odio etnico tra popoli che Tito aveva voluto fratelli, sotto la cenere covano ancora tizzoni ardenti. Che l'Europa, il mondo fa finta di non vedere. E allora tocca a voci coraggiose come quella di Azra Nuhefendic, giornalista di origine bosniaca che ha vinto importanti premi, non smettere di attirare l'attenzione sull'ex Jugoslavia. Muovendosi tra il passato e il presente. Evocando i ricordi di una guerra intrisa di orrori, che ha portato a galla gli istinti peggiori di popoli che possono vantare una storia, una cultura, una capacità di convivenza tutt'altro che acerbe. Le immagini del padre, che rischiò di finire a Goli Otok e venne poi travolto dalla ferocia della guerra sul finire del secondo millennio, di un'infanzia felice, delle tante amicizie spazzate via dall'insorgere della violenza etnica, del calvario di Sarajevo e dei musulmani di Bosnia, aprono la strada, nei diciotto capitoli del libro, a una lucida lettura della recente storia dell'ex Jugoslavia. Che non concede sconti a nessuno, neanche agli intellettuali sempre pronti a saltare sul carro del più forte. Che non regala illusioni. Perché l'orizzonte è ancora velato dalla nebbia dell'incertezza.

Da "Le stelle che stanno giù" di Azra Nuhefendic pubblichiamo la prima parte de "L'amico americano", per gentile concessione delle Edizioni Spartaco. di AZRA NUHEFENDIC

La nuova Ambasciata Americana a Sarajevo è stata costruita nel posto più bello e più centrale della città. Subito accanto al monumento del presidente Tito. Sono sicura che Tito, se fosse vivo, non avrebbe niente in contrario sui nuovi inquilini. Con gli americani lui aveva fatto pace già all'inizio degli anni Cinquanta del secolo scorso, subito dopo la rottura con l'Unione Sovietica avvenuta nel 1948. Tito ha rifiutato di sottomettere la Jugoslavia al potere del Komintern, un ente internazionale che riuniva i partiti comunisti. Il niet di Tito a Mosca provocò un terremoto nel blocco dei Paesi comunisti, applausi in Occidente e una bufera in Jugoslavia. I comunisti jugoslavi, educati ad ammirare e ad accettare senza dubbio alcuno tutto quello che proveniva dall'Unione Sovietica, di punto in bianco si trovarono davanti al dilemma: la madre Russia o la Jugoslavia. Quelli che non furono abbastanza veloci a cambiare il concetto vigente, finirono a Goli otok, l'Isola Nuda o Calva - una prigione, un gulag jugoslavo. Resta un mistero famigliare il perché mio papà non fosse finito su quell'isola. Lui fu un accanito russofilo. In più, pare che avesse difficoltà ad amare gli uni senza odiare gli altri. Non sopportava proprio niente che provenisse dal mondo capitalista, America in testa. Tutto, compresa la lingua inglese, per lui era pericoloso, una mera propaganda e in quanto tale andava evitato. Parlava francese e tedesco, mentre a noi fu proibito di guardare la TV, figurarsi poi i film in lingua inglese. Alle prime battute urlava e immediatamente ordinava: "spegni!". Già negli anni Sessanta da noi erano apparsi i primi film e altri programmi tv americani. Molto popolare era il serial tv "Bonanza". Una specie di "cowboy-soap opera", che per noi fu una vera scoperta, dopo la lagna dei film sugli invincibili partigiani. Ricordo ancora quel programma, certo non per la sua bellezza, ma per i due schiaffi guadagnati grazie a "Bonanza". Protestai perché il papà non mi permetteva di guardarlo. In dispetto gli avevo girato le spalle piangendo disperatamente. Lui si sentì offeso e "zum" mi stampò due ceffoni. La sua convinzione ideologica ci costò molto denaro. A scuola studiavo, ovviamente, la lingua russa. Ma presto ci siamo accorti che senza l'inglese non si va lontano, a prescindere dalla professione. Cosi, dapprima i miei genitori, ma dopo anch' io pagavamo di tasca propria le lezioni private d'inglese. Tutto in silenzio e senza che mai, da parte di mio papà, ufficialmente venisse riabilitata la lingua inglese. Con gli anni la sua avversione nei confronti della lingua inglese e, in genere, del mondo occidentale andò scemando, ma la Russia, con tutti gli annessi e connessi non perse mai il primato. O quasi! Durante l'ultima guerra, mio papà rimase a Grbavica, un quartiere di Sarajevo occupato dai paramilitari nazionalisti serbi. Sia il papà che i suoi vecchi compagni, indifferentemente se serbi, croati o bosniaci, si sentivano offesi, traditi e umiliati dal comportamento dei nazionalisti che, come usava dire, "puntavano le armi contro i propri fratelli". Poco prima che Sarajevo fosse riunificata, a Grbavica arrivarono i soldati russi inquadrarti nelle forze internazionali. Il mio papà li aspettava come liberatori, come i giusti che avrebbero finalmente messo tutto in ordine. Ma i batjuska, i "compagni" erano arrivati tenendo le tre dita in alto, il segno che facevano i paramilitari serbi o qualsiasi altro criminale venuto a rubare, a molestare o a uccidere.
5.

*Il Piccolo 09/04/011 L'euro "titino" sloveno divide anche Bruxelles

Inviato da: "Maria Rita" mariarita96@gmail.com   peperina96

Sab 9 Apr 2011 8:00 pm



L'euro "titino" sloveno divide anche Bruxelles

La questione della moneta con l'effige del comandante partigiano Stane-Rozman è stata sollevata dal centrodestra di Jansa: è un simbolo comunista

ESTRADIZIONE

Bombardò Ragusa la Croazia lo vuole

La Croazia ha chiesto alla Serbia l'estradizione di Bozidar Vucurevic, arrestato nei giorni scorsi con l'accusa di crimini di guerra contro la popolazione civile per il bombardamento nel 1991 di Dubrovnik, la splendida città ricca di tesori architettonici sulla costa adriatica. Come ha riferito la Hina, il ministero della giustizia di Zagabria ha inviato la documentazione necessaria alle autorità competenti serbe. Uno dei leader dei serbi di Bosnia, Vucurevic era stato durante la guerra sindaco di Trebinje, nel sudest della Bosnia, sulle montagne che dominano Dubrovnik. È accusato del bombardamento della città adriatica e della distruzione del suo patrimonio storico e culturale.

di Mauro Manzin

22 marzo 2011

salviamo i pedoni!

salviamo i pedoni!

IL REPORTER
Attraversare la strada? Uno sport estremo/VIDEO
Costanza Focardi Martedì 22 Marzo 2011 16:26

Ogni giorno in Italia due persone perdono la vita attraversando sulle strisce pedonali. Senza dubbio un pessimo record. In effetti, diciamocelo, per molti di noi, strisce o non strisce, far attraversare i pedoni è una vera scocciatura. “Si fermerà quello dietro”, pensano i più. E intanto nei pedoni, giovani o anziani che siano, crescono i dubbi sulla possibilità di arrivare incolumi dall'altra parte della strada.

DALLA PARTE DEI PEDONI. L'Associazione Culturale fiorentina Società per le Idee (societaperleidee.blogspot.com) ha voluto offrire il proprio contributo per combattere “la pirateria sempre più barbara che ha reso Firenze e le grandi città un incubo per i pedoni, gli anziani, le mamme”.

TI FERMI? TI REGALO UN ADESIVO. Un semplice adesivo colorato regalato a chi le strisce pedonali - ma soprattutto i pedoni - li rispetta. “Questo adesivo è a disposizione di quanti vogliono rispettare le regole e le persone e inviare un blando ma chiaro monito a chi invece in nome della fretta e della prepotenza minaccia l'incolumità di tutti”.


L'ATTRAVERSAMENTO “INCRIMINATO”. Per la dimostrazione è stato scelto un attraversamento “critico”: quello in Piazza Bartali, davanti alla Coop di Gavinana. A sentire chi vi attraversa quotidianamente - basta ascoltare le chiacchiere dei passanti – "ci vorrebbe proprio l'ausilio di un semaforo". Perché “tanto senza semaforo nessuno si ferma”. I frequenti incidenti e tamponamenti ne sono la prova.

HAI UN'IDEA? RENDILA “PUBBLICA”. Con questa iniziativa la Società per le Idee vuole anche lanciare la prima edizione del Concorso di Idee per la qualità della vita nei centri urbani. Per inserire la vostra Idea cliccate sul link e selezionate la sezione “Idee per la Vita”.

commento quotidiano radiofonico

Questa e-mail proveniente dal sito Italia Wave ti è stata inviata da claudio (claudiogherardini@gmail.com) che ti vuole segnalare la seguente pagina:

http://www.italiawave.com/cataclismi/7830-cataclismi-22-marzo

14 marzo 2011

Com. Stampa - NUOVOMONDO di E. Crialese - 150 anni d'Unità d'Italia - Auditorium Le Fornaci - Terranuova B.ni

Giovedì 17 marzo 2011
 
150 anni d'Unità d'Italia
 
Rassegna cinematografica "10x150 – Le Stazioni del Tempo"
 
Auditorium Le Fornaci – Terranuova Bracciolini
 
Ingresso gratuito.
 
17 marzo 1861-17 marzo 2011. In occasione del 150° anniversario dell'Unità d'Italia e nell'ambito dei festeggiamenti organizzati dall'Amministrazione Comunale di Terranuova Bracciolini e dall'Istituzione Le Fornaci, inizia la rassegna "10x150 – Le stazioni del tempo", un percorso cinematografico basato su 10 film, che attraverseranno 150 anni di storia italiana.
 
La proiezione sarà preceduta, alle 21.00, da un'introduzione di:
 
Filippo Boni, giornalista; 
Massimo Palazzeschi, studioso di cinema;
Gianni Sestucci, storico;
 
Con la proiezione di "Nuovomondo" di Emanuele Crialese, film premiato nel 2006 a Venezia e poi apprezzato in tutto il mondo, la prima tappa della rassegna porterà la riflessione su uno degli avvenimenti più toccanti della storia del nostro Paese: l'emigrazione italiana verso gli Stati Uniti. Un evento fatto di tragedia e speranza, raccontato dal regista siculo-romano (americano d'adozione) con una storia di grande fascino, in bilico tra la crudezza del realismo e la magia del sogno.
Un argomento, quello dei fenomeni migratori, di forte attualità, dato che l'Italia continua ad essere per tanti il "nuovomondo", ambita meta di immigrazione di chi cerca una vita migliore.
 
L'iniziativa, organizzata dalle associazioni culturali Macma, Officina e Fresnel, aderisce al progetto regionale "Storie d'Italia in 100 film" di Regione Toscana, Istituto Gramsci Toscano e S.N.C.C.I. - Gruppo Toscano (Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani).
 
Per la ricorrenza del 17 marzo, al termine dell'apertura dei festeggiamenti in Piazza Liberazione, sarà offerto un "buffet tricolore" a partire dalle ore 19.00.
 
 
NUOVOMONDO 
Regia Emanuele Crialese. Con Charlotte Gainsbourg, Vincenzo Amato, Francesco Casisa, Aurora Quattrocchi. Italia/Francia 2006. Drammatico. 111 min.
 
      
 
 
 

27 febbraio 2011

Lato B 4marzo Saschall Firenze


4 Marzo: Uno sconosciuto "Lato B"

..quello della Cooperazione Sociale!

al Sahashall per una serata di riflessioni, musica, teatro e tanto altro



InDUBBIO! La comunità è ancora teatro di integrazione socio-lavorativa?!

Con questa domanda il 4 Marzo si apriranno i lavori di una giornata speciale, dedicata alle Cooperative sociali, quelle di tipo B (di inserimento lavorativo di persone svantaggiate) in particolare, ma anche all'idea di lavoro e di promozione umana. Il movimento cooperativo infatti, nonostante sia spesso relegato in uno sfuocato secondo piano, contribuisce in modo sostanziale ad offrire risposte ad alcuni urgenti problemi della collettività. La Cooperativa sociale di tipo B è infatti quella particolare forma di impresa che cerca di stare sul mercato conciliando l’aspetto “sociale” con quello “imprenditoriale”, occupandosi di chi è più fragile, di chi fa più fatica, e lo fa svolgendo un ruolo di pubblica utilità, senza drenare risorse e senza influire sulla spesa pubblica sociale.


A dare il via alla giornata saranno gli attori della Compagnia "Isole comprese" con "Conferenza su Amleto", uno spettacolo in cui l'arte e la poesia si fanno largo nellumano tormento interiore che il personaggio di Amleto rappresenta. Un'introduzione artistica per aprire la discussione a cui parteciperanno: il sindaco di Firenze Matteo Renzi, l'Assessore Regionale alla Salute, Daniela Scaramuccia, il Presidente della Provincia di Firenze, Andrea Barducci, il Direttore Generale dell'ASL10 di Firenze, Luigi Marroni e alcuni rappresentanti del mondo cooperativo e delle imprese for-profit, tutti coordinati da un moderatore d'eccezione: Paolo Ruffini, attore comico livornese conosciuto sia per gli esilaranti doppiaggi, che per un solido e costante impegno nell'affrontare tematiche sociali.


La giornata proseguirà poi con alcuni momenti musicali e le testimonianze di molti amici del mondo dello spettacolo che hanno voluto omaggiare quest'evento con saluti e riflessioni: un modo perchè l'attenzione si fermi su temi poco conosciuti, ma non per questo meno importanti per l'intera comunità, che trova qui lo spazio per raccontare un "lato B" fatto di persone che arricchiscono - con il proprio lavoro - sè stessi e gli altri, mostrando che la cooperazione è oggi un mondo diverso e sano, ricco e cangiante, fertile e produttivo, allegro e creativo.

Nelle intenzioni dei promotori levento, che fa seguito all’iniziativa dello scorso anno (“Si può fare”: svoltasi a maggio 2009, presso l’Auditorium Stensen a Firenze, con la proiezione dell’omonimo film), vuol diventare un’occasione stabile di incontro, condivisione e contaminazione per “raccontare” la cooperazione di inserimento lavorativo con forme nuove di comunicazione; anche per questo si è puntato su un’iniziativa aperta alla cittadinanza, alla comunità e non solo ai cooperatori e agli “specialisti” di settore.




Per informazioni:

Archimede s.c.c – onlus

www.cooparchimede.org

Tel/Fax 055-8458036

Mobile 335-7745555



08 febbraio 2011

25esima ediz. di ITALIA WAVE 2011 in Puglia, a Lecce!

Comunicato stampa:

ITALIA WAVE LOVE FESTIVAL
IN PUGLIA

 Cambio di location per il Festival
che quest’anno festeggia il 25esimo compleanno
Lecce, 14-17 lug lio 2011

 

Roma, 7 febbraio 2011 - Grande novità per Italia Wave Love Festival: la 25esima edizione della manifestazione di musica e cultura giovanile più apprezzata in Italia si svolgerà quest’anno in Puglia, a Lecce dal 14 al 17 Luglio.

Italia Wave Love Festival, manifestazione da sempre attenta alle avanguardie musicali, sociali, culturali e politiche quest’estate si svolgerà per la prima volta in Puglia: ponte sul Mediterraneo fra oriente e occidente, luogo privilegiato di scambi e incontri, regione pervasa ormai da alcuni anni da una rinascita culturale al centro di un importante processo di sviluppo culturale ed economico.Una regione in cui l’industria della creatività e il ricco patrimonio musicale - sostenuto attraverso Puglia Sounds, programma della Regione Puglia per lo sviluppo del sistema musicale - sono considerati fondamentali per la crescita dell’intera comunità rappresenta terreno fertile per una manifestazione come Italia Wave Love Festival che sin dalla prima edizione rappresenta il punto di riferimento italiano per le culture giovanili.Un nuovo connubio quello fra il prestigioso festival, la Regione Puglia, la Provincia e il Comune di Lecce: nuova evocativa location per Italia Wave, nuove sinergie territoriali, ma stessa voglia di proporre qualità e incuriosire il pubblico.

 Il programma della venticinquesima edizione di Italia Wave Love Festival si svilupperà in quattro giornate dense di eventi che si terranno a Lecce con la tradizionale formula di “festival urbano”: dallo Stadio Comunale per il Main stage alle spiagge salentine, dal centro storico all’Aereoporto di Lepore dove si esibiranno i dj di Elettrowave. Tutta la città sarà investita dall’onda di Italia Wave, un’opportunità per il Salento e tutta la Puglia che si candida sempre di più come meta irrinunciabile di turismo musicale giovanile per l’estate 2011.

Tra i progetti speciali è già confermata la presenza di Medwa ve, serata organizzata assieme a Siae e Sacèm con gruppi musicali provenienti da Paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Confermata anche una parte della programmazione dedicata alla celebrazione di 25 anni di vita del festival, un quarto di secolo di una Repubblica del rock, che quest’anno propone al suo pubblico quanto di meglio è passato dai palchi di Italia Wave sia in ambito rock che per la musica elettronica, che dalla Baia degli Angeli alle ultime prospettive digitali ripercorrerà la storia della musica elettronica in Italia.

Ad oggi 2.308 band emergenti hanno chiesto di partecipare a Italia Wave, tramite il contest per gruppi emergenti organizzato come ogni anno dalla Fondazione no profit “Arezzo Wave Italia” tramite il suo “Italia Wave Network”, rete capillare presente su tutte le Regi oni d’Italia con 32 referenti e oltre 200 “antenne” (negozi di dischi, radio, uffici informa giovani etc…): un record storico di adesioni che conferma la voglia di fare musica in Italia e la “sete” di spazi dove esibirsi, farsi giudicare, intraprendere una carriera artistica come musicista.

 Il Festival sarà presentato nel corso del 2011 anche all’estero, in appuntamenti internazionali legati a Italia Wave, membro e co-fondatore della federazione di festival europei Yourope.

 

05 dicembre 2010

NESSUNO TOCCHI CAINO: INIEZIONI LETALI IN USA CON PENTOTAL PRODOTTO IN ITALIA

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NESSUNO TOCCHI CAINO NEWS
La newsletter a cura di Nessuno Tocchi Caino
Provided by Nexta Media

NESSUNO TOCCHI CAINO: INIEZIONI LETALI IN USA CON PENTOTAL PRODOTTO IN
ITALIA
2 dicembre 2010: E' arrivato direttamente dalla casa madre americana,
con base a Lake Forrest in Illinois, l'incarico di produrre il Sodium
Thiopental da destinare ai penitenziari Usa, denuncia il dossier
'Commercio Letale' presentato oggi a Roma da Nessuno Tocchi Caino e
Reprieve.

Cosi' la Hospira Spa, casa farmaceutica con base a Liscate in provincia
di Milano, diventa la fonte piu' importante se non l'unica del Pentotal
per l'iniezione letale dopo la decisione del governo britannico di
imporre un controllo all'esportazione. Il Sodio Tiopentale e' il
barbiturico presente in tutti i protocolli di iniezione letale dei vari
stati Usa: nei protocolli con tre farmaci costituisce il primo
passaggio, mentre nei nuovi protocolli basati su un unico farmaco e'
proprio quello utilizzato.
Nella seconda meta' del 2010, a causa della mancanza degli
ingredienti-base del farmaco, la Hospira Inc., unica casa farmaceutica a
produrre il Pentotal negli Stati Uniti, ha annunciato che non sarebbe
stata in grado di tornare a distribuirlo prima di gennaio-marzo 2011.
Alcuni Stati sono stati cosi' costretti a sospendere o a rinviare le
esecuzioni per la mancanza assoluta di Pentotal o per l'imminente data
di scadenza del farmaco, altri hanno deciso di rifornirsi all'estero.
In un memorandum datato 30 settembre 2010, e' documentato che il
Department of Correction del Tennesse ha ordinato un quantitativo di
Pentotal proveniente da un fornitore estero, probabilmente britannico.
Il 2 novembre 2010 Reprieve, un'organizzazione umanitaria che si batte
contro la pena capitale e la tortura in tutto il mondo, ha reso pubblico
il contratto di vendita che prevede l'acquisto di 40 grammi di Sodio
Tiopentale, sufficiente per quattro 'applicazioni' o dosi, al prezzo di
18mila dollari. Lo Stato dell'Arizona si e' procurato un quantitativo di
Pentotal prodotto da un'azienda farmaceutica in Gran Bretagna, con il
quale il 25 ottobre 2010 e' stata eseguita l'iniezione letale nei
confronti di Jeffrey Landrigan nella prigione di Florence a Phoenix in
Arizona.
Dopo la decisione del governo britannico, denuncia Nessuno Tocchi Caino,
la Hospira e' dunque veramente la fonte piu' importante (fra poco
l'unica fonte) del farmaco per i penitenziari americani. Il 16 novembre
2010, Reprieve ha reso noto che la Hospira Spa, una sussidiaria della
multinazionale americana, era stata incaricata di produrre il Pentotal e
che, a partire da gennaio 2011, avrebbe iniziato a esportare la sostanza
negli Usa.
Un comunicato della societa' con sede a Liscate sottolinea che 'il
medicinale non ha alcuna indicazione d'impiego nella pena capitale e
Hospira non supporta il suo uso in questa procedura. Nella primavera del
2010, Hospira ha preso contatti con gli istituti di correzione negli
Stati Uniti per rendere nota la nostra posizione, come gia' fatto in
numerose occasioni nel corso degli anni, anche quando la societa' era
parte di Abbott'.
Per Giuseppe Riva, amministratore delegato della societa' milanese, 'e'
un problema tutto americano: non riguarda i nostri stabilimenti. Il
Sodium Thiopental viene prodotto per gli interventi chirurgici. L'uso
per la pena capitale e' improprio e avviene solo negli Stati Uniti. E
comunque, non riguarda l'esecuzione ma la fase della preparazione del
condannato. E' usato come anestetico: se noi smettessimo di fornirlo, lo
farebbero altri'. 'Chi produce coltelli da cucina e' responsabile se poi
qualcuno li utilizza per uccidere?', ha detto Riva. Sul caso Hospira di
Liscate, il presidente dei Verdi Angelo Bonelli, ha presentato il 16
novembre 2010 un esposto alla Procura della Repubblica di Milano, 'al
fine di impedire che il farmaco Sodium Thiopental sia utilizzato e che
quindi provochi la morte in violazione della costituzione e dei trattati
internazionali e valutare con urgenza se esistono le condizioni del
sequestro preventivo del farmaco'.
Un'analoga iniziativa e' stata presa dal Segretario di Nessuno tocchi
Caino, Sergio D'Elia. 'Se i vertici della Hospira Spa di Liscate
avessero la consapevolezza che il farmaco inviato/da inviare negli Stati
Uniti venga utilizzato per uccidere delle persone - indipendentemente
dal fatto che negli Stati Uniti a procurare la morte sarebbe lo Stato -
dovrebbero rispondere del reato di concorso in omicidio, anche nella
forma soggettiva del dolo eventuale', ha scritto D'Elia nel suo esposto
alla Procura della Repubblica di Milano, predisposto dall'avvocato
Giuseppe Rossodivita del Partito Radicale.
La difesa di Hospira, dicono le due organizzazioni, e' 'ipocrita e per
molti versi falsa perche' per anni Hospira Inc. e' stato il fornitore
esclusivo di anestetico per iniezioni letali; ora, la Hospira Spa di
Liscate ha rilevato la catena di produzione; il Pentotal e' un farmaco
obsoleto negli Stati Uniti per gli ospedali.
Insomma il Pentotal - si sottolinea nel dossier - e' usato praticamente
solo per fare iniezioni letali. Sarebbe dunque paradossale che proprio
l'Italia, mentre e' impegnata all'Onu per la Moratoria universale delle
esecuzioni capitali, si rendesse complice della pena di morte negli
Stati Uniti dove la carenza di veleno per l'iniezione letale sta
determinando una moratoria di fatto delle esecuzioni, fanno notare le
due organizzazioni'.
La conferenza stampa, tenutasi presso la sede del Partito Radicale, ha
visto gli interventi di SANDRA BABCOCK, Avvocato, Esperta in casi
capitali, USA; MAYA FOA, Rappresentante di Reprieve, UK; LIVIA FIRTH,
Ambasciatrice di Reprieve contro la pena di morte, UK; OLIVIERO TOSCANI,
Fotografo, autore della Campagna "We, on death row"; SERGIO D'ELIA,
Segretario di Nessuno tocchi Caino; ELISABETTA ZAMPARUTTI, Deputata
Radicale e Tesoriera di Nessuno tocchi Caino e ANGELO BONELLI,
Presidente Nazionale Verdi.
Per saperne di piu' : www.nessunotocchicaino.it

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NESSUNO TOCCHI CAINO - NEWS FLASH

PENA DI MORTE: D'ELIA SU PRECISAZIONE HOSPIRA, "NESSUNA GARANZIA CHE IL
PENTOTAL PRODOTTO IN ITALIA NON SIA UTILIZZATO PER INIEZIONE LETALE
2 dicembre 2010: A Daniel Rosenberg, manager della Hospira di Lake
Forest (Illinois) che in un comunicato afferma che l'azienda "sta
valutando se vi sono soluzioni pratiche per assicurare che il farmaco
possa essere utilizzato solo nelle procedure mediche autorizzate", il
Segretario di Nessuno tocchi Caino, Sergio D'Elia, replica che
"occorrono garanzie più certe che il Pentotal non finisca per essere
utilizzato nei protocolli dell'iniezione letale." Secondo D'Elia, "per
anni la Hospira con sede in Illinois è stata il fornitore esclusivo di
anestetico per iniezioni letali e, dopo che la Hospira di Liscate ha
rilevato la catena di produzione dismessa in America, il Pentotal
prodotto in Italia potrebbe essere usato per uccidere esseri umani negli
Stati Uniti." "Cosa vuol dire – si chiede D'Elia - 'procedure mediche
autorizzate'? Essendo legale e autorizzata l'iniezione letale negli USA,
vuole anche dire che la parte del protocollo di esecuzione che prevede
la sedazione del condannato è una procedura medica autorizzata?".
Per saperne di piu' :
IRAN: IMPICCATA PER OMICIDIO RIVALE IN AMORE
1 dicembre 2010: una donna di 35 anni, Shahla Jahed, è stata impiccata
in Iran dopo essere stata riconosciuta colpevole dell'omicidio di una
rivale in amore. L'esecuzione è avvenuta alle 5 di mattina nel carcere
di Evin a Teheran, dove la donna era rinchiusa da otto anni.
Nel 2004 Shahla, che era la «moglie a tempo» di un famoso ex calciatore
iraniano, Nasser Mohammad Khani, era stata condannata a morte per aver
ucciso con un coltello Laleh Saharkhizan, moglie "permanente" dell'ex
attaccante della nazionale. Il «matrimonio temporaneo» è un tipo di
unione prevista dal diritto islamico sciita che dura per un certo
periodo di tempo (da poche ore a decenni), spesso usata per evitare
l'accusa di adulterio.
Il giorno prima dell'esecuzione, Amnesty International aveva chiesto
alle autorità iraniane di fermare l'esecuzione, considerati i "motivi
validi che suggeriscono una possibile errata condanna della donna".
Amnesty ha fatto presente che nel 2008 la magistratura aveva annullato
il verdetto e disposto nuove indagini, citando "errori procedurali".
Tuttavia nel febbraio 2009 Shahla era stata nuovamente condannata a
morte. Testimoni riferiscono che Shahla abbia pianto mentre veniva
portata al patibolo. L'esecuzione sarebbe stata effettuata dagli stessi
familiari della donna uccisa.
Per saperne di piu' :
http://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/middleeast/iran/8173974/Iran-football-stars-wife-hanged-after-eight-year-campaign-to-save-her-life.html

CINA: CORTE SUPREMA ANNULLA 10% CONDANNE CAPITALI
26 novembre 2010: la Corte Suprema cinese ha annullato circa il 10%
delle condanne a morte emesse in Cina dal 2007, da quando cioè la Corte
ha nuovamente avocato a sé il diritto esclusivo di ratificare le
condanne capitali pronunciate dai tribunali di rango inferiore. Lo
riferisce il China Daily.
'Questo - ha detto Hu Yunteng, capo del dipartimento di ricerca della
Corte Suprema del Popolo - ha garantito che la pena di morte fosse
applicata solo nei casi piu' gravi'. Nel 1981, nell'intento di
contrastare l'aumento della criminalita', la Corte Suprema aveva
acconsentito che anche i tribunali di grado inferiore potessero
pronunciare condanne a morte definitive. Decisione che fu fortemente
criticata e considerata portatrice di errori giudiziari e quindi
revocata nel 2007.
Secondo Hu la maggior parte delle condanne a morte sono state annullate
per insufficienza di prove, per errori procedurali o perché la pena è
stata ritenuta troppo dura. 'Dobbiamo essere certi - ha detto ancora Hu
- che l'uso della pena di morte avvenga in maniera accurata e libera da
errori in modo da rispettare gli imputati e i loro diritti'.
La maggior parte delle esecuzioni in Cina riguarda reati violenti come
omicidio e rapina, sottolinea il giornale, tuttavia anche il traffico di
droga e alcuni casi di corruzione sono punibili con la pena di morte. Hu
non ha voluto chiarire quante siano le persone giustiziate ogni anno in
Cina. La cifra è classificata come segreto di Stato.
Per saperne di piu' :
IRAQ: CONDANNATI A MORTE TRE GERARCHI DI SADDAM
29 novembre 2010: tre gerarchi dell'ex dittatore iracheno Saddam Hussein
sono stati condannati a morte da un tribunale in Iraq in relazione alla
repressione dei curdi negli anni '80, durante il conflitto tra Iraq
e Iran. "L'Alta Corte Penale ha emesso condanne all'impiccagione nei
confronti di Saadoun Shaker, Mizban Khuder Hadi e Aziz Salih al-Noaman
dopo averli giudicati colpevoli di genocidio contro i curdi Faili", ha
dichiarato un funzionario giudiziario all'agenzia di stampa Xinhua. Nel
corso degli otto anni di guerra tra Iraq e Iran, i curdi Faili furono
costretti all'esilio in Iran o giustiziati dalle forze di sicurezza di
Saddam con l'accusa di non essere fedeli al regime iracheno. Shaker fu
negli anni '80 ministro degli interni dell'Iraq, mentre gli altri due
furono, nello stesso periodo, tra i capi del partito al potere Baath. La
fonte informa inoltre che nello stesso caso due fratelli dell'ex
dittatore iracheno sono stati giudicati non colpevoli. Altri imputati
nello stesso processo, incluso l'ex vice primo ministro Tariq Aziz, sono
stati condannati a pene detentive da 10 a 20 anni.
Per saperne di piu' :
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I SUGGERIMENTI DELLA SETTIMANA


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capitali nel mondo.
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17 novembre 2010

Fwd: L'Aquila chiama Italia - i Radicali rispondono



Claudio gherardini
Inviato da iPad


Inizio messaggio inoltrato:

Da: "Radicali Italiani" <info@radicali.it>
Data: 17 novembre 1950 21.00.00 GMT+01.00
A: claudiogherardini@gmail.com
Oggetto: L'Aquila chiama Italia - i Radicali rispondono
Rispondi a: info@radicali.it

Caro Claudio,

rispondendo all'appello dell'Assemblea cittadina dell'Aquila, portato al nostro Congresso da Paolo Della Ventura, come Radicali Italiani saremo ancora una volta al fianco delle vittime del terremoto e dell'illegalità il 20 novembre per le strade dell'Abruzzo.

Paolo Della Ventura

Non si tratta soltanto di manifestare per rivendicare i giusti diritti di una popolazione stremata, troppo rapidamente circondata dal silenzio.

Non si tratta soltanto di smascherare un inganno che troppo a lungo è stato propinato agli italiani, indotti a credere da una propaganda cinica che L'Aquila sia stata in gran parte ricostruita.

Non si tratta soltanto di chiedere che sia rispettato il diritto basilare della convivenza civile, il rispetto della legalità, contro procedure emergenziali che hanno svuotato lo stato di ogni legittimità democratica.

Non si tratta soltanto di ricordare ai potenti la forza della ragionevolezza, che dovrebbe portare sempre, almeno in democrazia, le buone ragioni a prevalere sulla prevaricazione e l'inganno: e quindi proroga della sospensione di tasse per chi non ha i mezzi per pagarle, dei mutui per chi non ha più la casa su cui sono stati accesi, diritto delle imprese che lavorano alla ricostruzione di essere pagate per la loro opera, degli albergatori che ospitano gli sfollati di essere pagati per i servizi di vitto a alloggio assicurati. Diritto dei cittadini colpiti dal terremoto a essere ascoltati da chi esercita un potere quasi assoluto sul futuro della loro terra e della loro vita.

Si tratta anche di rendere omaggio e testimonianza ad un lavoro di rinascita civile, democratica, nonviolenta che comitati e assemblea cittadina stanno assicurando non solo all'Aquila, ma a tutto il Paese.

La loro resistenza umana, oltre che politica, è certamente da esempio per tutti coloro che si battono quotidianamente, con umiltà e perseveranza tutta abruzzese, per un Paese migliore.

Sabato 20 novembre per le strade dell'Aquila manifesterà questa Italia. Noi ci saremo, anzitutto per contribuire, per ciò che è nelle nostre possibilità, a darle forza e voce.

Se vorrai partecipare sul nostro sito troverai tutte le informazioni. Se non potrai essere presente, nelle prossime settimane ti proporremo altri modi per dare il tuo sostegno.

SOS L'AQUILA chiama ITALIA
20 novembre 2010
L'AQUILA - MANIFESTAZIONE NAZIONALE
PARTENZA ORE 14 da PIAZZA D'ARMI

http://www.radicali.it/laquilachiamaitalia



Mario
Staderini e Michele De Lucia
_______________________
segretario e tesoriere di Radicali Italiani

 




Per non ricevere altre email inviare un messaggio a cancellami@radicali.it,
inserendo nel testo del messaggio l'indirizzo email del quale si vuole richiedere la cancellazione

16 ottobre 2010

antonio russo

Seguito da un pugno di ragazzini "di strada" Antonio andava in giro a
cercar guai......

ricordo Antonio Russo che in una settimana a Pristina mi ha dato energie
per una vita...........

Ho conosciuto Antonio Russo nel dicembre del 1998 a Pristina. Ero stato
inviato per vedere lo stato dei villaggi albanesi nel pieno della
oppressione delle milizie serbe, punta armata della "corrente di
pensiero" che sosteneva come lentamente gli albanesi avessero sfilato la
terra natìa ai Serbi con la pratica demografica della moltiplicazione
delle nascite, fino a diventare etnia di maggioranza e mettere alle
corde la serbitudine proprio nella sua culla, tra i suoi monasteri. Per
questo il Kosovo era da "ripulire", secondo la Belgrado di Milosevic,
Arkan, Seselj e compagnia bella...........
I villaggi spesso erano macerie delle quali al tempo non si occupava
quasi nessuno. Con l'aiuto di Antonio andammo a giro per le campagne e
arrivammo a Zatric, poche case semidistrutte dove gli albanesi kosovari
non avevano più nulla se non le macerie.

Quando incontri una persona ISPIRATA lo capisci subito. Antonio era come
un pesce nell'acqua nelle zone incasinate, un talento naturale ma non un
"professionista" classico. Capivi subito che era una anima libera da
ogni pregiudizio e da ogni laccio. Era "sovversivo" naturale in ogni
situazione repressa......... Un nemico naturale di qualsiasi
prepotenza.......

"Telefona pure con il mio telefono, tanto paga radio radicale" mi disse,
io approfittai un poco della sua battuta, ma sapeva che nessuna altra
testata avrebbe mai accettato uno come lui, nemmeno iscritto all'Ordine
dei giornalisti. Uno che la parola ORDINE non la concepiva mai,
figurarsi quando si trattava di fare il suo lavoro.

Ero un dilettante pivello al suo confronto, sembrava non aver paura di
niente e quando lasciai dopo pochi giorni il Kosovo, lasciai un pezzo di
me accanto a lui.

Quando ho saputo che l'avevano "incidentato" in Cecenia, mi sono sentito
molto più solo.

Miserabili vigliacchi coloro che uccidono i giornalisti. Vigliacchi
schifosi quando uccidono una persona libera e armata solo della sua penna.

Ora, da ateo, mi piace comunque immaginarlo con Baldoni e Anna e tutti
gli altri cantastorie morti ammazzati, a ridere delle democrature euro
orientali in qualche bettola vagante nel cosmo.

Le idee di libertà e giustizia non possono essere uccise mai, SONO
INVULNERABILI AHAHAHAHAHAH.

Questo è un bel problema per Pechino e Mosca......... etc etc........

claudio gherardini

04 ottobre 2010

lasci o raddoppi?

Il giorno martedì 19 ottobre dalle ore 20.30 alle 23.00 avrà luogo un incontro della Società per le Idee, nei locali EX3 in Viale Donato Giannotti, 83 - 50126 Firenze

http://goo.gl/maps/m5Ny


All'ordine del giorno:

Ripresa delle attività o chiusura della associazione?

(L'uso del locale prevede una donazione di cento euro alla Associazione EX3 pertanto sarebbe gradito un obolo all'entrata.)

A presto!

claudio

PS:

http://www.youtube.com/watch?v=Az6bDvP05no


--
Società per le Idee Associazione Culturale in Firenze email: claudiogherardini@societaperleidee.it fax: +391786081497 sede legale  c/o Studio Basegni Via Giambologna 37 50132 Firenze (FI)  codice fiscale 94163350484 IBAN IT45 Q050 1802 8000 0000 0125 888 www.societaperleidee.it