17 giugno 2011

OPERAFESTIVAL Giugno 2011


STAGIONE 2011

OperaFestival classica


LA TRAVIATA di G. Verdi aprirà la nuova stagione lirica del Giardino di Boboli con un nuovo spettacolare allestimento.

Giardino di Boboli 14, 21 luglio, 3 agosto
Abbazia di San Galgano 30 luglio, 6, 13 agosto

LA TRAVIATA by G. Verdi will open the new season with a spectacular production.
Boboli Garden July 14, 21, August 3 / San Galgano Abbey July 30, August 6, 13

 

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  CARMINA BURANA di C.Orff nella emozionante versione per due pianoforti, percussioni, Soli, Coro e Coro di Voci bianche.
Giardino di Boboli 12 luglio
Abbazia di San Galgano 16 luglio 05 agosto

CARMINA BURANA by C.Orff in the emotional version for 2 pianos, percussions, solists, chorus and white voice chorus. Boboli Garden July 12 / San Galgano Abbey July 16, August 5
 

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LE STAGIONI di A. Vivaldi con il violino solista di Lorenzo Fuoco.
Abbazia di San Galgano 29 luglio -12 agosto
Giardino di Boboli 2 agosto

LE STAGIONI by A. Vivaldi with Lorenzo Fuoco's solo violin.
San Galgano Abbey July 29, August 12 / Boboli Garden August 2

 

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 Il cartellone omaggia anche il balletto classico con due tra i titoli più amati del grande repertorio entrambi danzati dal Balletto del Teatro dell'Opera della Macedonia, con le coreografie classiche riviste da V. Yaremenko:

 The programme also pays tribute to classic ballet with two among the most celebrated titles, both performed by the dancers of the Macedonian Opera and Ballet, with the choreography of V. Yaremenko:

IL LAGO DEI CIGNI musiche di Pëtr Il'ic Cajkovskij 
Abbazia di San Galgano 23 luglio

SWAN LAKE music by Pëtr Il'ic Cajkovskij  San Galgano Abbey July 23

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 DON CHISCIOTTE di L.Minkus 
Giardino di Boboli 19 luglio

DON CHISCIOTTE by L.Minkus  Boboli Garden July 19

 

  OperaFestival Musica e Teatro

 


 LE CIRQUE INVISIBLE di Victoria Chaplin e Jean Baptiste Thierrèe, meraviglioso e poetico spettacolo con due artisti straordinari capaci di creare divertimento, magia, pura gioia che incanta adulti e bambini.
Giardino di Boboli 25,26,27,28 luglio

LE CIRQUE INVISIBLE by Victoria Chaplin e Jean Baptiste Thierrèe, a beautiful and poetic show with two extraordinary artists capable of creating joy and magic enchanting both children and adults. Boboli Garden July 25,26,27,28
 

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 LUDOVICO EINAUDI in The solo concert serata all'insegna della musica contemporanea d'autore sotto la volta stellata dell'Abbazia di San Galgano.
Abbazia di San Galgano 24 luglio

LUDOVICO EINAUDI in The solo concert: music from the piano pieces of the famous composer-performer, under the magical sky of San Galgano Abbey. San Galgano Abbey July 24


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ANTONIO REZZA
, in Doppia identità, spettacolo scritto con Flavia Mastrella,
vera e propria esclusiva per Firenze: uno degli attori più geniali e divertenti della scena nazionale.
Giardino di Boboli 20 luglio

ANTONIO REZZA, in Double Identity, a show written with Flavia Mastrella,
for the first time in Florence: one of the most amusing, intelligent, talented and outrageous Italian actors. Boboli Garden July 20

-

 


Per info Tel. (+39) 055 59.78.309 - fax (+39) 055 59. 79. 687- prenotazioni@festivalopera.it
www.festivalopera.it


09 giugno 2011

02 giugno 2011

tv bijeljna


la sera prima della comparsa di mladic in The international tribunal sulla tv serbo bosniaca. tanti sono nauseati dalla retorica nazionalista

Posted by ShoZu

30 maggio 2011

Invito 6 giugno - Compagnia Xe

Compagnia Xe di Julie Ann Anzilotti

 


 

Lunedì 6 giugno – h 18.00 - Teatro Comunale Niccolini di San Casciano Val di Pesa (FI)

Dimostrazione di lavoro del laboratorio di teatrodanza per abilità differenti “Personae”

In occasione di questo evento verranno presentati i materiali di lavoro fin qui raccolti, in vista della realizzazione del nuovo spettacolo “La pazza gioia”.

Dopo la dimostrazione, saremo lieti di condividere con il pubblico idee e suggerimenti utili alla messa in scena finale dello spettacolo

 

Direzione laboratorio: Julie Ann Anzilotti

Collaboratori: Helga Maestini, Martina Ermini, Giulia Ciani, Francesco Margarolo, Massimiliano Duchi 

Interpreti: Marco Bandinelli, Emanuele Checcucci, Damiano Forni, Filippo Gori, Francesca Lentucci,

Enrico Mancini, Manola Nunziati, Federica Salvini, Timothy Ward-Booth, Jacopo Wurtzel.

Video: Helga Maestrini

Assistenza tecnica: Francesco Margarolo

Sound design: Roberto Nigro

Coordinamento progetto “Personae”: Laura Dainelli

Organizzazione: Claudia Sannazzaro

 

Ingresso libero

 

Con il sostegno di: Comune di San Casciano Val di Pesa, Regione Toscana, Banca del Chianti Fiorentino e Monteriggioni, Associazione Per Crescere Insieme.

 

INFO:

Compagnia XE

C/o Teatro Comunale Niccolini

Via Roma, 47

50026 San Casciano V. Pesa (Fi)

Tel 0558290193 – 328.3044707

www.compagniaxe.it

compagniaxe3@gmail.com

 

26 maggio 2011

firma

Fra qualche giorno un'importantissima Commissione globale, cui
parteciperanno anche ex Capi di stato, chiederà ai leader globali di
mettere fine alla fallimentare "guerra alle droghe". Ma perché vengano
prese decisioni concrete occorre un supporto globale enorme. Ho appena
firmato una petizione urgente che sarà consegnata al Segretario Generale
dell'ONU fra qualche giorno. Clicca qui per unirti a me:
http://www.avaaz.org/it/end_the_war_on_drugs/96.php

--

25 maggio 2011

Aggiornamento ANSA



Claudio Gherardini - Inviato da iPhone

ANSA/ MAFIA: CORLEONE RACCONTATA DA 'CENTO SGUARDI' DEI RAGAZZI

STUDENTI REALIZZANO UNA MOSTRA FOTOGRAFICA PER SUPERARE CLICHE'

CORLEONE (PALERMO)

(di Antonella Lombardi) (ANSA) - CORLEONE (PALERMO), 25 MAG - "Chi ha detto che qui c'é solo mafia? Il nostro paese è cambiato, ci sono tante cose belle da vedere". E' una Corleone diversa dall'immagine stereotipata della coppola e della lupara quella raccontata da Luca, 12 anni, uno dei cento studenti del paese che hanno dato vita alla mostra fotografica 'I cento sguardi' (un omaggio alla storia di Peppino Impastato, raccontata nel film 'I cento passi'). Scatti che documentano, sotto una luce diversa, angoli e vicoli di quella che nell'immaginario collettivo viene identificata come la "capitale di Cosa Nostra". A cominciare dalla foto della via 11 aprile 2006, che ricorda l'arresto di Bernardo Provenzano, bollato semplicemente come "mafioso". L'iniziativa è stata ideata da Margherita Abbozzo e Alessandra Capodacqua, e organizzata dal Comune di Corleone, Unicoop Tirreno, Fondazione sistema Toscana-Mediateca, Fondazione Antonino Caponnetto, il Coordinamento antimafia di Firenze e la Cooperativa 'Lavoro e non solo'. Grazie a questo progetto i ragazzi hanno ricevuto in dono per tre giorni una macchina fotografica usa e getta che hanno utilizzato per raccontare attraverso delle immagini a loro piacimento il luogo in cui vivono. Il senso dell'iniziativa è raccontato da un'altra studentessa: "Saranno le nostre foto a parlare per noi e a spiegare che questa non è più la città del padrino", dice Alessandra. Cento immagini sono state selezionate su oltre tremila e da oggi, fino al 3 giugno, saranno esposte al complesso di Sant'Agostino di Corleone, per spostarsi poi in altre città in Toscana, Lazio e Campania. "Il progetto 'I cento sguardi' si ispira ad esperienze analoghe realizzate a New York, in Brasile o in Kenia e vuole essere un complemento ideale all'esperienza dei campi di lavoro che si svolgono alla cooperativa - spiega Alessandra Capodacqua - con questo lavoro abbiamo voluto che i protagonisti fossero proprio i ragazzi di Corleone che, attraverso la fotografia, hanno avuto l'opportunità di riflettere sul senso della bellezza e sulla lotta agli stereotipi". L'idea è nata dal racconto di una ragazza toscana, tornata entusiasta da Corleone dopo un periodo di volontariato sui terreni confiscati, come racconta Calogero Parisi, presidente della cooperativa 'Lavoro e non solo': "ha parlato alla madre della sua esperienza e lei ha coinvolto un'amica". La madre è Margherita Abbozzo: "Dal lavoro sui campi in estate i ragazzi tornano cambiati, più maturi e sicuri - spiega Margherita - pieni di un entusiasmo che ha finito per portare anche noi a Corleone. Siamo arrivati fuori stagione per raccogliere pomodori o vendemmiare, ma nel periodo giusto per realizzare 'I cento sguardi'". "Attraverso le loro immagini gli studenti hanno espresso una volontà caparbia di essere diversi rispetto al cliché che Corleone e la sua gente evocano", dice Stefania Ippoliti della fondazione Sistema Toscana - mediateca regionale. "Sono riusciti a raccontare un paese difficile dove le scelte - continua Ippoliti - anche quelle apparentemente più banali, richiedono coraggio". A Corleone, oggi, durante la cerimonia di inaugurazione della mostra, le curatrici del progetto hanno ricevuto dal sindaco Antonino Iannazzo la cittadinanza onoraria del paese. (ANSA).

YP4-NU/GIU
S57 QBXX

 

 

Da: claudio gherardini [mailto:claudiogherardini@gmail.com]
Inviato: lunedì 23 maggio 2011 09:40
A: Fabbri Stefano
Oggetto: che ne dici?

 

Ciao Stefano

Margherita Abbozzo ha fatto una cosa che potrebbe andare bene perfino al Venerdì di repubblica o a Donna del Corriere.

Senza avere nemmeno una associazione apposita è andata con una amica a Corleone ha dato 100 macchine foto grafiche usa e getta a altrettanti ragazzi e dopodomani presenta le foto a Corleone.

Secondo te che posso fare per divulgare? Guardati l'allegato

buona giornata

cla

-------- Original Message --------

Subject:

I Cento Sguardi

Date:

Fri, 20 May 2011 21:43:57 +0200

From:

margherita.abbozzo@gmail.com

To:

claudio gherardini <claudiogherardini@gmail.com>

 


Claudio!

Ecco il comunicato stampa de I Cento Sguardi.

Sarei felice se tu lo facessi conoscere ai soci della Società delle Idee e a chiunque altro tu ritenga opportuno.

Please potresti mandarmi l'email di Pino Maniaci?

Grazie, ciao a presto, 


             * 
  *              *        
°        *        
    Margherita  *
 
     *
              *

24 maggio 2011

Corleone! Ansa! Marghe! Caponnetto!



MAFIA:PROGETTO FOTOGRAFICO 'CENTO SGUARDI' CONTRO STEREOTIPI

PALERMO

    (ANSA) - PALERMO, 23 MAG - Lottare contro gli stereotipi

sulla mafia, raccontando con i propri occhi il luogo in cui si

vive. E' il senso del progetto fotografico dal titolo 'I cento

sguardi', organizzato in collaborazione con il Comune di

Corleone (Palermo), Unicoop Tirreno, Fondazione sistema

Toscana-Mediateca, Fondazione Antonino Caponnetto, il

Coordinamento antimafia di Firenze e la Cooperativa 'Lavoro e

non solo'. L'inaugurazione, nel corso della quale verranno

esposte 100 immagini di selezione su oltre 3 mila, e' prevista

per mercoledi 25 maggio, alle 11, nel Complesso di San'Agostino,

a Corleone.

   ''Prima di arrivare a Corleone, noi come tanti, avevamo dei

preconcetti su cosa vi avremmo trovato, perche' Corleone e' un

luogo che evoca luci fosche ed eventi sanguinosi - racconta

Margherita Abbozzo, ideatrice del progetto, assieme ad

Alessandra Capodacqua -. La cooperativa 'Lavoro e non solo'

offre a ragazzi di tutta Italia la possibilita' di fare

l'eccezionale esperienza dei campi di lavoro organizzati

dall'Arci - spiega Margherita -. Il nostro progetto e' stato

pensato, invece, per i ragazzi del luogo, quelli che non vanno

via dopo qualche settimana in estate e che a Corleone invece

abitano, studiano, crescono''.

   ''Alla fine di ottobre 2010 abbiamo distribuito macchine

fotografiche attraverso le scuole del paese, coinvolgendo la

classe V elementare, la II e la III media, il I liceo di

agraria, il I anno del liceo pedagogico e qualche ragazzo dei

licei classico e scientifico. I ragazzi hanno avuto qualche

giorno per fare fotografie. Delle 100 macchine distribuite ne

sono tornate indietro 88 e due non hanno funzionato bene. Per le

rimanenti 86 abbiamo avuto quasi tutti i permessi necessari,

concessi dai genitori per utilizzare immagini realizzate da

minori. Non e' stato facile selezionare cento immagini su oltre

3 mila fotografie, ma siamo rimaste molto colpite

dall'entusiasmo dei ragazzi e dallo loro voce che forestieri

accogliamo con un silenzio rispettoso e pieno di interesse''.

   ''Se fosse educata adeguatamente - conclude Abbozzo - la loro

voce potrebbe anche aprire porte professionali capaci di dare

molta soddisfazione''. (ANSA).

YP4-FAN/GIU

 

 

MAFIA: A CORLEONE STUDENTI LA RACCONTANO CON LE LORO FOTO

MERCOLEDI' SI INAUGURA LA MOSTRA 'I CENTO SGUARDI'


    (ANSA)  - CORLEONE (PALERMO), 23 MAG - Lottare contro gli

stereotipi sulla mafia raccontando con i propri occhi il luogo

in cui si vive. E' il senso del progetto fotografico 'I cento

sguardi', organizzato in collaborazione con il Comune di

Corleone, Unicoop Tirreno, Fondazione Sistema Toscana -

Mediateca, Fondazione Antonino Caponnetto, il Coordinamento

Antimafia di Firenze e la Cooperativa 'Lavoro e Non Solo'.

L'inaugurazione, nel corso della quale saranno esposte 100

immagini selezione su oltre 3000, avverra' mercoledi prossimo 25

maggio, alle 11, al Complesso di San'Agostino di Corleone.

   ''Prima di arrivare a Corleone noi come tanti avevamo delle

idee preconcette su cosa vi avremmo trovato, perche' Corleone e'

un luogo che evoca luci fosche ed eventi sanguinosi - racconta

Margherita Abbozzo, ideatrice del progetto insieme ad

Alessandra Capodacqua - La cooperativa 'Lavoro e Non Solo' offre

a ragazzi di tutta Italia la possibilita' di fare l'eccezionale

esperienza dei campi di lavoro organizzati dall'Arci il nostro

progetto e' stato pensato, invece, per i ragazzi del luogo,

quelli che non vanno via dopo qualche settimana in estate e che

a Corleone invece abitano, studiano, crescono''.

   ''Alla fine di ottobre 2010 - spiega - abbiamo distribuito le

macchine fotografiche nelle scuole del paese, coinvolgendo la

classe quinta elementare, la seconda e la terza media, la prima

liceo agraria, il primo anno del liceo pedagogico e qualche

ragazzo dei licei classico e scientifico. I ragazzi hanno avuto

qualche giorno per fare fotografie. Di 100 macchine distribuite

ne sono tornate indietro 88. Non e' stato facile selezionare

cento immagini su oltre 3000 fotografie, ma siamo rimaste molto

colpite dall'entusiasmo dei ragazzi''.(ANSA).

Y4P-NU/

 

17 maggio 2011

Fwd: Manifesto Lavoro nero Cecina



Claudio Gherardini - Inviato da iPhone

Inizio messaggio inoltrato:

Da: Tutor - Giovani sentinelle della legalità <tutor@giovanisentinelledellalegalita.org>
Data: 17 maggio 2011 01:03:36 GMT+02:00
A: "Sergio Iommelli" <sergio@iommelli.com>
Oggetto: Manifesto Lavoro nero Cecina

Attenzione è variato l'indirizzo dell'incontro!!!

11 maggio 2011

deGustibooks 13-15 maggio Lungomare di Viareggio


Dopo i successi fiorentini, deGustiBooks, la rassegna interamente dedicata a produzioni enogastronomiche e libri, sbarca a Viareggio. In Piazza Campioni e Piazza Pea, dal 13 al 15 maggio, un’imperdibile occasione di incontro con artigiani del gusto ed editori, lettori e buongustai, fra sapori, riflessioni, odori, curiosità …

Il gemellaggio tra Viareggio e deGustibooks nasce dalla volontà di mettere a confronto la straordinaria e originale ricchezza della gastronomia cittadina con la particolarità delle produzioni agroalimentari versiliesi, cercando di trovare connessioni, rimandi e tracce nella produzione letteraria passata e presente di una terra culturalmente tra le più fertili e interessanti.

deGustiBooks è soprattutto un’esposizione aperta al pubblico di produzioni enogastronomiche di qualità ed edizioni librarie sulla cultura del cibo, accompagnata da un selezionato programma di eventi: degustazioni, presentazioni di libri, incontri con chef e autori, laboratori golosi, musica ed intrattenimento.

Stand e altro
Le due piazze della città accoglieranno accanto alla sezione Gusto e dintorni, una selezione di prodotti tipici da espositori di tutta Italia, il Mercato dei contadini, una selezione di produzioni agricole locali organizzata da CIA Versilia. Gli appassionati di lettura potranno sfogliare e acquistare le ultime novità e i titoli dedicati alla cultura del cibo presso lo spazio libreria. Spettacoli e incontri saranno ospitati presso un’apposita area  .

Gli eventi
Sarà possibile partecipare alle degustazioni in programma come quella dedicata alla Vernaccia di San Gimignano (13 maggio/ore 19.00) o quella tutta musicale dedicata ai salumi di Jazz in macelleria (14 maggio/ore 18.30); assaggiare i vini di Villa Corliano (domenica 15 maggio/ore 19.00); assistere agli incontri, tra cui quello con lo chef Amelio Fantoni che intratterrà sui luoghi comuni legati al tema del gusto e della salute a tavola con ricette da copiare e assaggiare (14 maggio/ore 11.30); prendere parte ai laboratori di cucina come quello di Giovanni Santarpia dedicato alla realizzazione della pizza perfetta Lezione di Pizza (15 maggio/ore 11.30) o quello dedicato appositamente ai più piccoli da Maria Cristina Palanti Giocando col cibo (13 maggio/ore 17.00).

deGustiBooks è un evento ad ingresso gratuito. Il programma completo su www.degustibooks.it.

deGustiBooks è un progetto di Sicrea srl e della rivista Gola Gioconda (www.golagioconda.it).





05 maggio 2011

C.S.: SGUARDI SUL REALE - Rassegna di documentari - Auditorium Le Fornaci - Terranuova B.ni

SGUARDI SUL REALE
Rassegna di documentari
1^ edizione
 
Auditorium Le Fornaci Terranuova Bracciolini
7-8 maggio 2011
 
 
Si apre al documentario la programmazione cinematografica dell'Auditorium Le Fornaci di Terranuova Bracciolini, con la prima edizione della rassegna "Sguardi sul Reale" in programma sabato 7 e domenica 8 maggio, che propone una due giorni di proiezioni e incontri con gli autori, articolati in due sezioni dedicate al documentario in Toscana e al cinema della regista Alina Marazzi

La prima giornata, realizzata in collaborazione con il Festival dei Popoli di Firenze e Documentaristi Anonimi - Associazione Documentaristi Toscani, si apre alle 17.30 con la proiezione di "Nel giardino dei suoni" di Nicola Bellucci. Il documentarista, originario di Arezzo, che sarà presente in sala, ha girato il film nella campagna del Casentino, dove il terapeuta Wolfgang Fasser si dedica alla cura di bambini disabili tramite la musica. 

 

La sezione "Il documentario in Toscana" proseguirà alle 21.00 con le produzioni dei Documentaristi Anonimi, associazione fiorentina che riunisce un gruppo di registi toscani presieduta da Giovanni Cioni, che presenterà le attività dell'associazione e introdurrà la visione del proprio film "In Purgatorio". Un'opera dedicata all'antico culto dei morti e delle anime del Purgatorio, ancora oggi vivo nei quartieri di Napoli. A completare la serata la proiezione dei due cortometraggi "Noi ci siamo già" di F. Hazzini e "Bebè" di Marcantonio Lunardi.

 

La giornata di domenica sarà dedicata ad Alina Marazzi, regista milanese autrice di numerosi film che hanno messo in luce il suo particolare e personale approccio al documentario. "L'immagine-reperto: il cinema di Alina Marazzi" è il titolo della sezione che propone, alle 17.30, la proiezione di "Vogliamo anche le rose", documentario che ripercorre, in parallelo con i movimenti femministi, la storia di tre donne nell'Italia degli '60 e '70.

 

L'uso di materiale d'archivio e di "cinema privato" come base dei documentari di Alina Marazzi sarà l'argomento del dibattito "Tra cinema privato e documentario", alle ore 21.00, con gli interventi di Gianfilippo Pedote, produttore dei film di Alina Marazzi, Luca Ferro, docente e studioso di cinema privato, coordinati da Andrea Foschi, autore di documentari.

 

Infine, alle 22.00, la proiezione di "Un'ora sola ti vorrei", film nel quale proprio attraverso il materiale dell'archivio di famiglia, fatto di testi e filmati girati dal nonno, l'autrice ricostruisce la figura della madre, morta suicida quando lei era piccola. 

 
La rassegna è promossa e organizzata dalle associazioni Macma e I Visionari, dall'Istitizione Le Fornaci e dal Comune di Terranuova B.ni, in collaborazione con FST – Mediateca Regionale, Festival dei Popoli e Associazione Documentaristi Anonimi, con il contributo di Unicoop Firenze – Sezione Soci di Montevarchi.
 


PROGRAMMA:
 
Sabato 7 maggio
 
Il documentario in Toscana
 
ore 17,30
"Nel giardino dei suoni" di Nicola Bellucci (Svizzera 2010 - 85 min.)
Sarà presente l'autore. 
In collaborazione con Festival dei Popoli - Firenze
 
ore 21.00
Produzioni Documentaristi Anonimi – Associazione Documentaristi Toscani
 
"In Purgatorio" di Giovanni Cioni (Italia, Francia, Belgio 2009 - 70 min.)
Sarà presente l'autore. 
 
"Noi ci siamo già" di F. Hazzini (Italia 2009, 20 min.)
 
"Bebé" di Marcantonio Lunardi (Italia, Madagascar 2007-2011 - 10 min.)
 
Domenica 8 maggio
 
"L'immagine/reperto: il cinema di Alina Marazzi"
 
ore 17,30 
"Vogliamo anche le rose" di Alina Marazzi (Italia, Svizzera 2007 - 85 min.)
 
ore 21.00 
Tra cinema privato e documentario
Interventi di:
Gianfilippo Pedote, produttore di Vogliamo anche le rose e Un'ora sola ti vorrei
Luca Ferro, regista, docente e studioso di cinema privato 
Coordina: 
Andrea Foschi, autore di documentari
 
ore 22.00
"Un'ora sola ti vorrei" di Alina Marazzi (Italia 2002 - 55 min.)
 
 
Ingresso gratuito.
 
 
Info:
tel. 339/7495721 - 339/1291083
 
Auditorium Le Fornaci 
Terranuova Bracciolini (via Vittorio Veneto, 19) 
ore 17.30 – ore 21.00 - Ingresso gratuito.
 
Sguardi sul Reale – Rassegna di documentari - 1^ edizione 
A cura di: "Macma" e "I Visionari" 
In collaborazione con FST – Mediateca Regionale, Festival dei Popoli e Associazione Documentaristi Anonimi 
Con il contributo di Unicoop Firenze – Sezione Soci di Montevarchi 
 


 
 
 
 






10 aprile 2011

20 anni fa 140 morti senza colpevoli. Che non si ripeta per la strage di Viareggio


Posted by ShoZu

20 anni fa 140 morti senza colpevoli. Che non si ripeta per la strage di Viareggio


Posted by ShoZu

20 anni fa 140 morti senza colpevoli. Che non si ripeta per la strage di Viareggio


Posted by ShoZu

memo dai Balcani


4.

*Il Piccolo 09/04/11 Così si sparava sui fratelli a Sarajevo di A

Così si sparava sui fratelli a Sarajevo

La fine dell'unità voluta da Tito e l'orrore della guerra raccontati da Azra Nuhefendic

Quel treno viaggia e non sa dove va

«La linea ferroviaria tra Belgrado e Sarajevo venne interrotta all'inizio della guerra in Bosnia. Dopo diciotto anni è partito di nuovo il treno che collegava le due città. La locomotiva ha trainato tre vagoni con solo quindici passeggeri. La breve composizione del convoglio rispecchia la situazione politica, cioè la divisione in atto nel Paese: un vagone delle ferrovie della Republika Srpska, uno di quelle della federazione della Bosnia Erzegovina e il terzo appartenente alle ferrovie della Serbia». Comincia così il racconto "Il treno" di Azra Nuhefendic, che nel 2010 ha vinto a Vienna il Premio di giornalismo "Writing for Cee". Un testo che racconta, prendendo spunto dal ripristino della linea ferroviaria tra Belgrado e Sarajevo, il presente dell'ex Jugoslavia. Un tempo confuso, che la porta ad annotare: «Noi non sappiamo ancora dove siamo diretti, né quali saranno le fermate».

Ma i criminali hanno cambiato solo maschera

di Alessandro Mezzena Lona

I mostri hanno cambiato solo maschera. Camminano per le strade come se non avessero ammazzato nessuno. Guardano negli occhi le donne che hanno violentato. Non abbassano lo sguardo se incrociano le madri di quei ragazzi che hanno eliminato come fossero creature immonde. A volte è a loro che le vittime della guerra nei Balcani si devono rivolgere per ottenere giustizia. O per vedere riconosciuti i propri diritti. Gattopardi, camaleonti, voltagabbana pullulano nell'ex Jugoslavia. E Azra Nuhefendic non si stanca di ripeterlo nel suo libro, bello e perturbante, "Le stelle che stanno giù", pubblicato da Edizioni Spartaco (pagg. 143, euro 12). Perché anche se i Balcani hanno ritrovato la pace, anche se si è placato, apparentemente, l'odio etnico tra popoli che Tito aveva voluto fratelli, sotto la cenere covano ancora tizzoni ardenti. Che l'Europa, il mondo fa finta di non vedere. E allora tocca a voci coraggiose come quella di Azra Nuhefendic, giornalista di origine bosniaca che ha vinto importanti premi, non smettere di attirare l'attenzione sull'ex Jugoslavia. Muovendosi tra il passato e il presente. Evocando i ricordi di una guerra intrisa di orrori, che ha portato a galla gli istinti peggiori di popoli che possono vantare una storia, una cultura, una capacità di convivenza tutt'altro che acerbe. Le immagini del padre, che rischiò di finire a Goli Otok e venne poi travolto dalla ferocia della guerra sul finire del secondo millennio, di un'infanzia felice, delle tante amicizie spazzate via dall'insorgere della violenza etnica, del calvario di Sarajevo e dei musulmani di Bosnia, aprono la strada, nei diciotto capitoli del libro, a una lucida lettura della recente storia dell'ex Jugoslavia. Che non concede sconti a nessuno, neanche agli intellettuali sempre pronti a saltare sul carro del più forte. Che non regala illusioni. Perché l'orizzonte è ancora velato dalla nebbia dell'incertezza.

Da "Le stelle che stanno giù" di Azra Nuhefendic pubblichiamo la prima parte de "L'amico americano", per gentile concessione delle Edizioni Spartaco. di AZRA NUHEFENDIC

La nuova Ambasciata Americana a Sarajevo è stata costruita nel posto più bello e più centrale della città. Subito accanto al monumento del presidente Tito. Sono sicura che Tito, se fosse vivo, non avrebbe niente in contrario sui nuovi inquilini. Con gli americani lui aveva fatto pace già all'inizio degli anni Cinquanta del secolo scorso, subito dopo la rottura con l'Unione Sovietica avvenuta nel 1948. Tito ha rifiutato di sottomettere la Jugoslavia al potere del Komintern, un ente internazionale che riuniva i partiti comunisti. Il niet di Tito a Mosca provocò un terremoto nel blocco dei Paesi comunisti, applausi in Occidente e una bufera in Jugoslavia. I comunisti jugoslavi, educati ad ammirare e ad accettare senza dubbio alcuno tutto quello che proveniva dall'Unione Sovietica, di punto in bianco si trovarono davanti al dilemma: la madre Russia o la Jugoslavia. Quelli che non furono abbastanza veloci a cambiare il concetto vigente, finirono a Goli otok, l'Isola Nuda o Calva - una prigione, un gulag jugoslavo. Resta un mistero famigliare il perché mio papà non fosse finito su quell'isola. Lui fu un accanito russofilo. In più, pare che avesse difficoltà ad amare gli uni senza odiare gli altri. Non sopportava proprio niente che provenisse dal mondo capitalista, America in testa. Tutto, compresa la lingua inglese, per lui era pericoloso, una mera propaganda e in quanto tale andava evitato. Parlava francese e tedesco, mentre a noi fu proibito di guardare la TV, figurarsi poi i film in lingua inglese. Alle prime battute urlava e immediatamente ordinava: "spegni!". Già negli anni Sessanta da noi erano apparsi i primi film e altri programmi tv americani. Molto popolare era il serial tv "Bonanza". Una specie di "cowboy-soap opera", che per noi fu una vera scoperta, dopo la lagna dei film sugli invincibili partigiani. Ricordo ancora quel programma, certo non per la sua bellezza, ma per i due schiaffi guadagnati grazie a "Bonanza". Protestai perché il papà non mi permetteva di guardarlo. In dispetto gli avevo girato le spalle piangendo disperatamente. Lui si sentì offeso e "zum" mi stampò due ceffoni. La sua convinzione ideologica ci costò molto denaro. A scuola studiavo, ovviamente, la lingua russa. Ma presto ci siamo accorti che senza l'inglese non si va lontano, a prescindere dalla professione. Cosi, dapprima i miei genitori, ma dopo anch' io pagavamo di tasca propria le lezioni private d'inglese. Tutto in silenzio e senza che mai, da parte di mio papà, ufficialmente venisse riabilitata la lingua inglese. Con gli anni la sua avversione nei confronti della lingua inglese e, in genere, del mondo occidentale andò scemando, ma la Russia, con tutti gli annessi e connessi non perse mai il primato. O quasi! Durante l'ultima guerra, mio papà rimase a Grbavica, un quartiere di Sarajevo occupato dai paramilitari nazionalisti serbi. Sia il papà che i suoi vecchi compagni, indifferentemente se serbi, croati o bosniaci, si sentivano offesi, traditi e umiliati dal comportamento dei nazionalisti che, come usava dire, "puntavano le armi contro i propri fratelli". Poco prima che Sarajevo fosse riunificata, a Grbavica arrivarono i soldati russi inquadrarti nelle forze internazionali. Il mio papà li aspettava come liberatori, come i giusti che avrebbero finalmente messo tutto in ordine. Ma i batjuska, i "compagni" erano arrivati tenendo le tre dita in alto, il segno che facevano i paramilitari serbi o qualsiasi altro criminale venuto a rubare, a molestare o a uccidere.
5.

*Il Piccolo 09/04/011 L'euro "titino" sloveno divide anche Bruxelles

Inviato da: "Maria Rita" mariarita96@gmail.com   peperina96

Sab 9 Apr 2011 8:00 pm



L'euro "titino" sloveno divide anche Bruxelles

La questione della moneta con l'effige del comandante partigiano Stane-Rozman è stata sollevata dal centrodestra di Jansa: è un simbolo comunista

ESTRADIZIONE

Bombardò Ragusa la Croazia lo vuole

La Croazia ha chiesto alla Serbia l'estradizione di Bozidar Vucurevic, arrestato nei giorni scorsi con l'accusa di crimini di guerra contro la popolazione civile per il bombardamento nel 1991 di Dubrovnik, la splendida città ricca di tesori architettonici sulla costa adriatica. Come ha riferito la Hina, il ministero della giustizia di Zagabria ha inviato la documentazione necessaria alle autorità competenti serbe. Uno dei leader dei serbi di Bosnia, Vucurevic era stato durante la guerra sindaco di Trebinje, nel sudest della Bosnia, sulle montagne che dominano Dubrovnik. È accusato del bombardamento della città adriatica e della distruzione del suo patrimonio storico e culturale.

di Mauro Manzin