27 gennaio 2013
Scrive oggi Roberto Saviano su FB:
Se ancora non l’avete fatto, correte a leggere “La notte” di Elie Wiesel (La Giuntina). Lo rileggo, come mia personale tradizione, a ogni Giornata della memoria. Ora, sono dinanzi a questo brano: «Faceva giorno quando mi svegliai. Allora mi ricordai di avere un padre: dopo l'allarme avevo seguito la folla senza occuparmi di lui. Sapevo che era allo stremo delle forze, sull'orlo dell'agonia, eppure l'avevo abbandonato. Partii alla sua ricerca. Ma nello stesso istante nacque in me questo pensiero: "Purché non lo trovi! Se potessi sbarazzarmi di quel peso morto, così da poter lottare con tutte le mie forze per la mia sopravvivenza, occupandomi solo di me stesso". E subito ebbi vergogna, vergogna per sempre di me stess
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