Il 10 aprile 1991 140 persone appena uscite dal porto di #Livorno sul traghetto #Moby #Prince finirono ARSE VIVE assieme all'imbarcazione.
Nessuno ha potuto spiegare il motivo per il quale il traghetto prese fuoco e soprattuto come sia stato possibile che potesse bruciare per molto tempo senza che NESSUNO dal porto di fronte appena lasciato facesse niente per soccorrere.
Il peggiore disastro della marineria italiana civile.
Nessun colpevole.
Non solo, dato che la cosa non ha mai avuto connotati politico terroristici, l'interesse nazionale (peloso, come noi italiani) è scomparso.
Sembra che Loris Rispoli, che ha perso sul Moby la sua meravigliosa sorella e che ha da quel momento dedicato la sua vita alla ricerca della verità, sia leggermente ottimista verso l'attuale parlamento perché una commissione prenda l'onere di capire come sia stata possibile tale tragedia.
Livorno non ha reagito mai in massa, noi toscani siamo come gli altri italiani. Ci lamentiamo dei nostri politici e della burocrazia ma sono come noi e siamo come loro.
140 persone bruciate vive per ore assieme alla nave.
Avete idea?
Quest'anno io non posso andare alla manifestazione dato che sono a commemorare un ammazzato di mafia toscano di tanti anni fa che anche lui non se lo ricorda nessuno dato che faceva il suo dovere troppo bene.
Quella mattina fui portato assieme a un gruppo di colleghi reporter verso il relitto a largo. Ancora fumante.
I corpi non penso sia mai stato possibile raccoglierli davvero.
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