22 giugno 2014

Familismo amorale mina la società e le associazioni?

http://it.wikipedia.org/wiki/Familismo_amorale

Qui un estratto

"Partendo dalla convinzione di Tocqueville che nei paesi democratici la
scienza dell'associarsi sia madre di tutti gli altri progressi,[7] e
attraverso lo studio di Montegrano, l'autore arrivò a ipotizzare che
certe comunità sarebbero arretrate soprattutto per ragioni culturali. La
loro cultura presenterebbe una concezione estremizzata dei legami
familiari che va a danno della capacità di associarsi e dell'interesse
collettivo. Gli individui sembrerebbero agire come a seguire la regola:
"massimizzare unicamente i vantaggi materiali di breve termine della
propria famiglia nucleare, supponendo che tutti gli altri si comportino
allo stesso modo".[8]
Sarebbe dunque questa particolare etica dei rapporti familiari la causa
dell'arretratezza.[9]L'autore la denominò familismo amorale. Familismo
perché l'individuo perseguirebbe solo l'interesse della propria famiglia
nucleare, e mai quello della comunità che richiede cooperazione tra non
consanguinei. A-morale perché seguendo la regola si applicano le
categorie di bene e di male solo tra famigliari, e non verso gli altri
individui della comunità[8].
L'amoralità non sarebbe quindi relativa ai comportamenti interni alla
famiglia, ma all'assenza di ethos comunitario, all'assenza di relazioni
sociali morali tra famiglie e tra individui all'esterno della famiglia.
Le conseguenze sulla società[modifica | modifica sorgente]
Dalla regola generale l'autore derivò alcune implicazioni logiche, che
descriverebbero gli effetti di tale comportamento specialmente riguardo
alla gestione del bene pubblico e alla vita politica. Se ne riporta un
elenco sintetico e incompleto rimandando all'opera per
l'approfondimento[10]. Secondo l'autore, in una società di familisti
amorali:
nessuno perseguirà l'interesse comune, salvo quando ne trarrà un
vantaggio proprio;
chiunque, persona o istituzione, affermerà di agire nell'interesse
pubblico sarà ritenuto un truffatore;
solo i pubblici ufficiali si occuperanno degli affari pubblici, perché
pagati per farlo, i cittadini non se ne occuperanno e se lo facessero
verrebbero mal visti;
i pubblici ufficiali saranno poco controllati, perché farlo è affare di
altri pubblici ufficiali soltanto;
i pubblici ufficiali non si identificheranno con gli scopi
dell'organizzazione che servono, e i professionisti mostreranno una
carenza di vocazione o senso della missione; entrambi useranno le
proprie posizioni e le loro particolari competenze come strumenti da
usare contro il prossimo per perseguire il proprio vantaggio personale;
il pubblico ufficiale tenderà a farsi corrompere, e se anche non lo farà
sarà comunque ritenuto corrotto;
non ci sarà alcun collegamento tra i principi astratti, politici o
ideologici, e il concreto comportamento quotidiano;
la legge sarà trasgredita ogni qual volta sembrerà possibile evitarne le
conseguenze;
il debole vedrà con favore un regime autoritario che mantenga l'ordine
con mano ferma;
sarà difficile creare e mantenere una qualsiasi organizzazione, perché
ciò richiede una certa dose di disinteresse personale e identificazione
e lealtà verso l'interesse dell'organizzazione;
non vi saranno né leader né seguaci, poiché nessuno sarà interessato a
sostenere l'impresa, tranne se motivato da interesse personale;
il voto verrà usato per assicurarsi vantaggi materiali di breve termine,
più precisamente per ripagare vantaggi già ottenuti, non quelli
semplicemente promessi;
oppure il voto verrà usato per punire coloro da cui ci si sente
danneggiati nei propri interessi, anche se quelli hanno agito per
favorire l'interesse pubblico;
gli iscritti ai partiti tenderanno a rivendersi a partiti più favoriti,
determinando l'instabilità della forze politiche.
Anche l'economia subirebbe conseguenze devastanti[11]. Se per migliorare
le attività economiche occorrono investimenti e mezzi che nessuna
singola famiglia, ma solo un gruppo, può permettersi, la mancanza di
cooperazione tra non consanguinei impedisce di fare quegli investimenti
e acquisire quei mezzi, bloccando l'economia al minimo della sopravvivenza.
L'intera dimensione associativa risulterebbe danneggiata. L'autore
rilevava a Montegrano pressoché l'assenza di forme associazionistiche,
anche di beneficenza, nonostante a suo parere vi fosse la possibilità
materiale di realizzarle."

saluti!

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