dal 7 al 13 MAGGIO 2013, orario 10:00-20:00
Le foto del reporter di guerra Mario Boccia per un progetto di beneficienza a sostegno di un centro per ragazzi a Ljubija (Bosnia ed Erzegovina)
La mostra è un invito alla riflessione sulla guerra in Bosnia ed Erzegovina vent'anni dopo quei tragici eventi. Le straordinarie foto in bianco e nero di Mario Boccia, uno dei fotoreporter che con più assiduità hanno seguito le drammatiche vicende balcaniche dal 1991 ad oggi, risvegliano le coscienze e stimolano all'azione: alla mostra è infatti associato un progetto di sostegno a un centro per gioventù disagiata a Ljubija, una delle zone più povere e segnate ancora oggi dalle conseguenze di quel terribile conflitto.
Inaugurazione
martedì 7 maggio - 18:00-19:30
(alle ore 18:30 Mario Boccia presenterà il suo lavoro)
Luogo della mostra: Istituto Europeo di Design
ideata da:
James Madison University
Associazione Culturale Società per le Idee
Centro UNESCO di Firenze ONLUS
Consulate General of the United States of America Florence
Festival d'Europa
"L'imbroglio etnico: Una riflessione con foto e parole sulla guerra in Bosnia ed Erzegovina vent'anni dopo".
Mostra fotografica del foto-giornalista Mario Boccia
Un progetto ideato e curato dal Master in Studi sulle Politiche dell'Unione Europea della James Madison University e Società per le Idee
Inaugurazione il 7 maggio alle 18:00, IED Via Bufalini 6 R, Firenze
con la collaborazione di Istituto Europeo di Design
con il patrocinio di: Fondazione Studio Marangoni, Consulate General of the United States of America, Centro UNESCO di Firenze Onlus
Link alla mostra:
Questa mostra è un invito a riflettere a chiunque la visiti, cittadino europeo e non, vent'anni dopo la guerra in Bosnia ed Erzegovina. Di quale cultura si è alimentato il nazionalismo omicida che ha distrutto la federazione Jugoslava? Perché dei popoli che convivevano pacificamente hanno cercato di sterminarsi e si sono divisi in maniera cosi brutale? Cosa significano oggi per noi le parole: popolo, nazione, etnia, diritti? E soprattutto per noi, occidentali, domanda cruciale: quanto siamo vulnerabili alla cultura dell'esclusione violenta di ogni diversità?
La mostra presenta le foto di Mario Boccia, uno dei foto-giornalisti italiani che hanno seguito con più assiduità gli eventi nella ex-Jugoslavia dal 1991 ad oggi, ed illustra sia il passato di guerra che il presente positivo di chi cerca di superare gli steccati etnici e creare una nuova convivenza.
L'evento nasce nell'ambito di un progetto didattico della James Madison University. Il programma di studi del Master in Scienze Politiche della Madison a Firenze verte sulle politiche dell'Unione Europea, tra cui anche la politica estera, di sicurezza e difesa comune, la politica dell'allargamento e le politiche di aiuto allo sviluppo e di intervento in aree di crisi o che hanno subito guerre o devastazioni, oltre che di vero e proprio peace-keeping internazionale. In tale ambito tematico, gli studenti hanno potuto approfondire con i loro docenti la storia del conflitto nella ex-Jugoslavia, ed alcuni di loro hanno svolto uno stage presso l'Associazione fiorentina "Società per le Idee", che da anni si prefigge di diffondere la conoscenza sui temi della guerra e della pace, ma soprattutto di mettere in atto azioni concrete di sostegno alla popolazione bosniaca-erzegovese, ancora così pesantemente segnata dalle conseguenze di quel terribile conflitto.
Gli studenti, con Società per le Idee, hanno ideato e stanno realizzando inoltre una raccolta di fondi, sia in Italia che negli USA, a favore di un Centro diurno per giovani disagiati e a rischio, che si trova nella cittadina di Ljubija, nella parte nord del paese, e che aiuta centinaia di giovani a non perdersi per strada e a trovare delle vie di recupero e reinserimento sociale.
La mostra è stata pensata non soltanto, dunque, come un momento di riflessione su un fatto bellico ormai storicizzato, offerto alla cittadinanza e ai partecipanti al Festival, ma anche come un monito all'Europa e agli Stati Uniti d'America e a tutto il mondo perché non dimentichino e intervengano ancora, e di più, in aiuto delle popolazioni, per dare un futuro a questi popoli lasciati ormai ai margini dei processi di globalizzazione e sviluppo. Mario Boccia, un fotografo e giornalista specializzato in reportages di attualità, ha accettato di buon grado di fornire le sue meravigliose e potenti foto per la mostra.
La mostra presenta due sezioni principali:
La prima sezione è sulla guerra e presenta foto in bianco e nero di grande formato, realizzate da Mario Boccia durante il conflitto.
La secondo sezione è sul dopoguerra, sulla pace riconquistata con la volontà e attraverso il lavoro dagli abitanti sopravvissuti alla tragedia. Questa sezione presenta foto di formato inferiore a colori, sull'esperienza di superamento delle barriere etniche da parte delle donne della cooperativa INSIEME.
Gli studenti della Madison sono a disposizione per fornire visite guidate alla mostra alle scuole o a singoli visitatori. Si prega di prenotare la visita guidata: puhalosx@dukes.jmu.edu
-- Claudio Gherardini mobile phone: +39 333 9237262 mobile phone Bosnia: +387 62974778 mobile phone Croatia: +385 913901575 uff.:50126 - Firenze - via A. Traversari 75 - Italy Res.:56041 - Castelnuovo Val di Cecina (PI) - via Verdi 33 - Italy C.F.: GHRCLD57C03D612R P.Iva 05968730480 icq: 74274967 skype: claudioghera mailto: claudiogherardini@gmail.com http://www.claudiogherardini.it
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