La battaglia futura imminente sarà per l'acqua. Chi ne ha poca e chi troppa.
Nei Paesi Bassi lo è da sempre. Mentre al sud abbiamo il rischio certo della siccità e desertificazione seguente, qua i cambiamenti climatici creano il problema opposto. La conquista dal mare di decine di migliaia di ettari di terre, pascolo da sogno per migliaia di bovini, ovini e cavalli, rischia di essere vanificata dall'innalzamento delle acque dovuto allo scioglimento dei ghiacci polari. Tecnologie ancora attualissime anche se vecchie di secoli devono essere riviste e riutilizzate assieme alle nuove per progetti ancora più titanici che innalzino le dighe e le barriere che tengono separato il mare da laghi non più salati e da terre che una volta era bassi fondali del Mare del Nord. Le attuali difese potrebbero ancora bastare per un innalzamento attorno al metro che è previsto entro il 2050. Ma dopo? Gran parte del Paese è già sotto il livello del mare. Sono iniziati studi per creare nuove barriere e dighe che siano più alte di vari metri e si studia anche una nuova tecnologia che dovrebbe produrre energia dal differenziale del contenuto salino tra le acque marine e quelle dolci.
Negli ultimi tre secoli isole sono state create, perse e ricreate e si sono sperimentati vari tipi di insediamenti rurali e urbani. In mezzo a sterminati pascoli compaiono fattorie bellissime ognuna dotata del proprio enorme generatore eolico. A fianco di Amsterdam sono state create due isole artificiali ormai divenute cittadine satelliti della capitale molto ben servite ma si è poi capito che sono troppo basse per affrontare la sfida con il mare per i prossimi decenni. Allora si è passati a costruire palazzine condominiali galleggianti. Un primo sbalorditivo insediamento si presenta come un insieme di villette in acqua, collegate da passerelle e piccoli canali. Gli architetti si sono sbizzarriti con la fantasia.
D'altronde qua vivere su battelli è normale e i canali ne sono pieni. Ci sono i canali con i battelli di lusso, quelli per media borghesia e i canali con battelli fatiscenti popolati da poveri.
Salvare i Paesi Bassi dal mare non sarà impossibile, ma sarà parecchio costoso. Gli esperti lo sanno già, chissà se lo sanno a Brussels e chissà quale Unione Europea sarà sopravvissuta nel 2050. Popoli che hanno vissuto da sempre di mare, dal mare, per il mare, forse questa volta non ce la faranno da soli a preservare questa sorta di Paese delle Meraviglie costellato di villaggi che sembrano uscire dai nostri ricordi di bambino.
Le foto qua sotto le abbiamo scattate nel centro di recupero, ricovero e cura delle foche nei pressi di Groningen. Delle foche ci si innamora a prima vista, sembrano ideate perfettamente per ispirare esagerata tenerezza ma sono vulnerabili all'inquinamento di ogni genere e terrorizzate dalla presenza aggressiva degli umani nei loro habitat non più tanto naturali.
Cg. Foto di Sonia Angiolin.
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