17 dicembre 2015

Ariani antislamici

03 dicembre 2015

la mafia è il nostro daesh

23 ottobre 2015

[News] Srebrenica 1995 - 2015 Video Reportage

Salve

Ecco il video reportage che abbiamo realizzato a venti anni dal
genocidio di Srebrenica, il massacro più grave in Europa dalla seconda
guerra mondiale, sul quale ancora infuriano le polemiche e i revisionismi.

03 settembre 2015

Commenti?


Guerra? Quale guerra?

#Aylan #Migranti Eppure sia il Papa che Il Presidente della Repubblica hanno spiegato che siamo praticamente in #guerra, ma sembra che la cosa non interessi. Comunque sembra che ora a #Praga mettano il numero su una fascia e non più sulla pelle mentre a #Bratislava vogliono solo alcuni cristiani perché non vogliono #moschee.

Migrazioni di guerra


07 agosto 2015

Moby Prince, meglio tardi che mai, si festeggia la prossima commissione indagini

#mobyprince #livorno Dopo 24 anni il Consiglio Regionale Toscano ha deciso di dichiarare il 10 aprile giornata di lutto regionale in memoria della più grande tragedia della marineria italiana, la morte di 140 passeggeri del Moby Prince il 10 aprile 1991 davanti a porto di Livorno. Dopo 24 anni di battaglie da parte della associazione 140, il Senato della Repubblica ha votato per la creazione di una commissione di inchiesta, all'unanimità . Con il pieno appoggio del governo dichiarato anche con una telefonata al figlio del comandante Chessa da parte di un sottosegretario. Oggi alle 21 alla birreria Amiata a Livorno ci sarà una serata di ringraziamento ai 228 senatori e alle autorità che infine hanno preso atto e decisioni adeguate anche se con 24 anni di ritardo.

04 luglio 2015

Uno dei protagonisti della difesa di Sarajevo è un Serbo...... I giusti sono ovunque...


Jovan Divjak

(Belgrado, 11 marzo 1937) è un militare e scrittore jugoslavo, dal 1992 bosniaco. Nel 2012 interpreta il ruolo di Jovan nel film “Venuto al mondo” di Sergio Castellitto.

Durante l'Assedio di Sarajevo e durante tutto il corso delle Guerre jugoslave, nonostante le sue origini serbe, si è apertamente schierato con bosniaci, croati e numerosi altri serbi a difesa di Sarajevo e della Bosnia-Erzegovina dalle truppe di aggressione serbe desiderose di impedire la creazione di uno stato bosniaco multietnico ed indipendente. È ricordato per aver raccolto le sue memorie della guerra in un libro chiamato Sarajevo Mon amour, pubblicato in diverse lingue all'estero oltreché all'impegno sociale che ha assunto fondando la associazione denominata Obrazovanje gradi Bih ("L'istruzione costruisce la Bosnia").

Il 3 marzo 2011, su mandato del governo serbo, è stato fermato dalla polizia austriaca a Vienna mentre si stava recando in Italia per partecipare a un incontro indetto dall'Associazione nazionale ex deportati politici nei campi nazisti e dall'Associazione Percorsi di Pace. È stato rilasciato l'8 marzo 2011 dopo il pagamento della cauzione, fissata a 500.000 €. Il susseguente processo tenutosi nella capitale austriaca accertò la totale infondatezza delle accuse mosse dalle autorità serbe verso Divjak (segnatamente accuse di crimini di guerra) il quale non venne pertanto estradato verso il paese balcanico. (Wikipedia)

Nadja Mujcic: "Andrò alla marcia Tuzla Srebrenica". Una volta era la mia città..



“Sono nata e cresciuta nella città di Srebrenica, un comune di 8/9.000 persone nell’est della Bosnia-Herzegovina, al confine con la Serbia. In giovane età sono entrata a far parte del partito KPJ ( Komunisticka partija Jugoslavije – Partito Comunista Jugoslavo), nel quale militerò sino agli inizi degli anni novanta. Ho passato gli anni universitari a Pristina – Kosovo, dove mi sono laureata in Fisica ed ho potuto conoscere e toccare la situazione Kosovara. Il 16 aprile 1992 ho dovuto lasciare Srebrenica insieme ai miei tre figli, mentre la guerra civile si stava avvicinando a colpi di ultimatum dall’auto proclamata Republika Srpska, supportata dalla Serbia e dall’esercito Jugoslavo – JNA. Durante la guerra civile ci siamo stabiliti per 7/8 mesi in una piccola città nel centro della Bosnia, Tesjanka, tra Doboj e Tesanj, ospitati dalla famiglia di mio marito. Come la guerra si faceva sempre più violenta e brutale, ho deciso di partire per la Croazia insieme ai miei tre figli. Abbiamo attraversato la dogana croata come clandestini, essendo che a quel tempo era chiusa… In Croazia abbiamo passato un anno, inizialmente ospitati da amici di famiglia in una piccola località Balneare. Podgora. Successivamente siamo entrati in un campo profughi, dove siamo rimasti per alcuni mesi. In Croazia c’era una forte discriminazione contro i bosniaci musulmani e nessuna possibilità di trovare impiego, sicché grazie all’aiuto di amici croati siamo riusciti ad ottenere i documenti necessari per arrivare in Italia. Il 9 agosto 1993. siamo arrivati con il traghetto da Spalato nella città di Ancona. Quel giorno c’erano una serie di comuni della Bresciana che ospitavano i profughi di guerra dalla Bosnia. Quello che nella nostra immaginazione era un soggiorno che sarebbe dovuto durare qualche mese, è diventato una questione di anni fino ai giorni nostri. L’11 luglio 1995, nel genocidio di Srebrenica ho perso mio marito, che non è ancora stato ritrovato, e il mio unico fratello, nonché un gran numero tra parenti ed amici.”

27 giugno 2015

#Bosnia # Srebrenica ... Conclusa la visita toscana degli ospiti Bosniaci a 20 anni dal genocidio di Srebrenica

Jovan Divjak e Nadja Mujcic hanno lasciato Firenze dopo tre incontri pubblici per ricordare il genocidio di Srebrenica e la fine del conflitto in Bosnia Erzegovina dopo esattamente 20 anni.

Nadja sta ancora aspettando che siano trovati almeno dei resti di DNA del marito che lasciò a Srebrenica nel 1993 per portare via i tre figli e che scomparve nel 1995.

Il Generale Divjak, serbo, lasciò invece la milizia territoriale perchè questa stava per affiancare l'esercito iugoslavo e iniziare l'assedio di Sarajevo e divenne un difensore eroico per la capitale dove abitavano ancora migliaia di serbi e croati. "Scelsi quello che mi era stato insegnato da militate patriota: DIFENDERE LE PERSONE INDIFESE".

Jovan Divjak è considerato un eroe a Sarajevo e dalla fine della guerra conduce una organizzazione che si occupa di bambini disagiati.

Nelle foto alcuni dei momenti della permanenza dei 2 ospiti bosniaci. Wlodek Goldkorn, Simone Malavolti, Mikica Pindzo e Vedran Juibegovic. Nelle immagini la locandina con il programma di tutti gli eventi programmati a oggi.

A seguire nelle prossime ore interviste a Mr. Divjak e alla Sig.a Mujcic.

Poi seguiranno reportage da Srebrenica. Nelle prossime settimane!

Grazie alla Regione Toscana, a ANCI Toscana, a Water Right Foundation, alla Fondazione Antonino Caponnetto e ai comuni di San Giovanni Valdarno e Scandicci, è stato possibile avere con noi due testimoni dei quanto accadde 20 anni fa, proprio nel giorno nel quale altri genocidi sembrano in atto nella stessa scarsa risposta dell'Occidente Democratico.

Tra le foto degli incontri anche quelle del saluto del Generale Divjak al Sindaco di San Giovanni Valdarno Maurizio Viligiardi e all'Assessore alla Cultura del Comune di Scandicci Giuseppe Matulli che hanno ricevuto entrambi un omaggio musicale dall'ospite.








































Claudioghera da vivo...assaltati!

26 giugno 2015

#Srebrenica 20 anni dopo. Oggi a #Scandicci ore 18 Castello dell'Acciaiolo...

Dopo l'incontro di ieri a San Giovanni Valdarno (dal quale la foto della consegna di un regalo al Sindaco Maurizio Viligiardi da parte del Generale Jovan Divjak), oggi ci spostiamo a Scandicci per ricordare Srebrenica a 20 anni dal genocidio di oltre 8000 maschi musulmani fatti sparire in circa 4 giorni e dei molti dei quali si sta ancora cercando i resti.


Gli ospiti d’onore dell’iniziativa saranno l’ex generale e scrittore Jovan Divjak,  figura mitica della resistenza bosniaca e autore del libro “Sarajevo Mon amour” e Nadja Mujcic, donna simbolo e testimone dei fatti di Srebrenica.


Tra memoria, storia e attualità” con Simone Malavolti, esperto dell’area balcanica; Wlodek Goldkorn, giornalista de L’Espresso; l’ex generale Jovan Divjak e Nadja Mujcic. A Scandicci  ci saranno anche Simone Siliani della rivista Testimonianze e Mauro Perini presidente WRF-Water Right Foundation e il Sindaco Sandro Fallani.

ore18, Castello dell’Acciaiolo a poche decine di metri dal Municipio di Scandicci...





25 giugno 2015

Srebrenica 20 anni dopo. La Toscana ricorda....




L'ex generale bosniaco Jovan Divjak è arrivato a Firenze per gli incontri in occasione del ventesimo anniversario dei fatti di Srebrenica e della fine della guerra in Bosnia Erzegovina che si svolgeranno a San Giovanni Val D'Arno e Scandicci.

Eroe della difesa di Sarajevo, a quasi 80 anni ha voluto passeggiare per ore per le strade di Firenze dopo essersi goduto i Fochi del 24 giugno. 


Oggi pomeriggio a San Giovanni, che è gemellato con Srebrenica, il primo incontro, al palazzo di Arnolfo, alle ore 18 e poi la proiezione del film premio Oscar nel 2001, Non Man's Land del regista bosniaco di Sarajevo.