28 giugno 2014

Nasce l'outlet ultraserbo a Visegrad dove cento anni fa inizió la Grande Guerra

Pompa magna non rende l'idea di cosa Kusturica e il suo patron Presidente della Republika Srpska Milorad Dodik abbiano inventato per creare la mini nazione ultraserba che per ora fa parte ancora della Repubblica di Bosnia Erzegovina. Sono arrivati da Belgrado anche il capo del governo serbo Alexander Vućic e il ministro degli esteri della Repubblica di Serbia Ivica Daćic. Due bande militari e almeno due cori e una band, quella ricostruita da Kusturica come No Smoking. L'originale é rimasto in buona parte a Sarajevo. Il patriarca di Belgrado Irinei ha consacrato la chiesa interna a Andricgrad. Così si chiama il villaggio di pietra pieno di bar e locali che diventerà un campus universitario per 140 studenti. Su un terreno contestato dalle vittime bosniacche e in mezzo a polemiche interne anche alla serbo Bosnia e anche in Serbia. Consacrazione e inaugurazione in pompa magna nel nome di Gavrilo Princip che cento anni fa assassinó l'Arciduca d'Austria a Sarajevo. Un atto eroico secondo la versione "oltrecortina" per la libertà del popolo serbo. La statua a Princip é stata inaugurata ieri a Est Sarajevo, la parte serba nei dintorni orientali della capitale bosniaca. Interventi enfatici e nazionalisti che Dodik ha concluso con un augurio di pace senza distinzioni di appartenenza. Nella sua speranza di essere rieletto presidente del ministato serbo bosniaco di circa ottocentomila abitanti. Ma un anziano patriota serbo al quale abbiamo dato un passaggio ci dice che almeno a Rogatica il partito di Dodik perderà le lezioni del prossimo ottobre. Il suo bandierone entrava a stento in macchina stamani. 











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