27 maggio 2012

TRAVELLING WITH THE REPORTER - CHAPTER 3 BALKAN SUMMER 10 GIORNI - DAL 27 LUGLIO AL 5 AGOSTO 2012

Il presente Programma è indicativo, in attesa di nuovi dettagli e precisazioni. Entro il giorno 18 giugno si dovrà raggiungere il numero minimo di viaggiatori e sarà precisata la spesa a persona (comprensiva di viaggio,pernottamenti,colazioni). Per i pasti saranno di volta in volta fatte delle scelte lungo il percorso (prevedendoli davvero per tutte le tasche, da tre euro in su). Dopo la partenza da Firenze è prevista anche la possibilità di raccogliere altri viaggiatori lungo il percorso, con punti di incontro a Bologna (ore 9), Padova (ore 11), Mestre (ore 11.45), Trieste (ore 13). Possiamo organizzare viaggi a tema variabile e in tutti i momenti dell’anno. Per informazioni scrivere a: claudiogherardini@societaperleidee.it DATA FINALE PER PRENOTARE: 18 GIUGNO. PER PRENOTARE RISPONDERE A QUESTA EMAIL PER RICEVERE LE ISTRUZIONI PRECISE PER IL VERSAMENTO DELLA CAPARRA. TRAVELLING WITH THE REPORTER - CHAPTER 3 BALKAN SUMMER 10 GIORNI - DAL 27 LUGLIO AL 5 AGOSTO 2012 Ideati dal reporter-autista-guida Claudio Gherardini, che ha seguito per più di venti anni le vicende balcaniche, questi sono viaggi speciali. Non ci sono guide turistiche ma testimonianze e indicazioni sulla storia e i luoghi visitati. Viaggi “alternativi” ma non troppo, viaggi “responsabili” ma non troppo... Soprattutto divertenti e intelligenti! PROGRAMMA 27 luglio - Firenze. Partenza ore 8.30 da area piazza Artom (mercato di Novoli) - Arrivo a Bihac (Bosna i Hercegovina) previsto ore 17. Cena e pernottamento. HOTEL OPAL **** - BIHAĆ L'hotel dispone di 20 camere doppie, 2 triple, 3 camere singole e 1 suite "Una". Tutte le camere sono climatizzate e dotate di attrezzature tecniche della televisione via cavo a Internet e minibar.
Il ristorante dell'hotel, "Coast", che ha 120 posti a sedere e una terrazza lungo il fiume Una. 28 luglio - Bihac. Visita mattutina in città e pomeridiana al parco di Martin Brod. La città di Bihac è menzionata per la prima volta in un documento ufficiale nel 1260 come proprietà della chiesa di Topusko, oggi comune croato, firmato dal Re Béla IV d'Ungheria e divenne città libera nel 1262. Fu temporaneamente capitale del Regno di Croazia e ne seguì le vicissitudini diventando nei decenni successivi proprietà della famiglia Frangipani. Nel XVI secolo passò sotto il dominio diretto della corona austriaca fino al 1592 quando fu conquistata dall'Impero Ottomano sotto la guida di Hasan Predojević. Divenne centro principale del sangiaccato di Bihać fino al 1699 quando divenne centro del sangiaccato di Bosnia in un periodo in cui erano frequenti scontri con l'esercito austro-ungarico che rioccuparono la città nel 1878 Per alcuni secoli il luogo fu oggetto di pellegrinaggi ad opera di fedeli allo Gnosticismo in quanto si credeva che il Santo Graal fosse sepolto qui. (wikipedia) 29 luglio - Bihac. Partenza per Mostar ore 10. Arrivo previsto alle ore 17, cena, visita serale e pernottamento. HOTEL ERO **** – MOSTAR. Hotel "ERO" si trova nel centro della città. Superbamente attrezzato anche con aria condizionata. Dispone di 300 posti letto in 165 camere e 8 appartamenti esclusivi. Le camere sono dotate di telefono diretto, connessioni per PC, TV satellitare . 30 luglio - Mostar. Mattinata di visita in città e dintorni. A Mostar, gli ottomani aiutarono a costruire una Chiesa Cattolica nel 1866. La Chiesa è stata distrutta durante la guerra del 1992. La nuova struttura, più grande, è stata edificata nel 2000 sulle fondamenta di quella precedente. Il Complesso vanta una biblioteca con 50.000 volumi antichi, d'Oriente e Occidente, di grande pregio ed è la più grande, con tali caratteristiche, di tutta l'Erzegovina. L'edificio accoglie, inoltre, un'importante collezione d'arte con opere realizzate da maestri italiani tra XVI-XVII sec., oltre a lavori rappresentativi dell'età contemporanea. 31 luglio - Mostar. Visita a Citluk alla cantina vinicola Andrija e pranzo a Blagaj con visita all'eremo Derviscio. Blagaj è un villaggio (kasaba) situato nella regione sud-orientale del bacino di Mostar, nel cantone dell'Erzegovina-Narenta della Bosnia ed Erzegovina. Sorge sul lato della pianura di Bišće, ed è una delle più importanti strutture urbane e rurale della Bosnia ed Erzegovina, distinguendosi per il suo aspetto urbano. Blagaj prende probabilmente il nome dal clima che la contraddistingue, dato che "blaga" in lingua bosniaca significa "mite". Blagaj è situata alla sorgente del fiume Buna, e contiene un tekke storico (tekija o monastero derviscio). Il Blagaj Tekija fu costruito attorno al 1520, con elementi di architettura ottomana e stile mediterraneo ed è considerato un monumento nazionale. La sorgente del Buna (Vrelo Bune) è una sorgente carsica. Il fiume scorre verso ovest per circa 9 chilometri prima di unirsi al Narenta nei pressi del villaggio di Buna. Il sito storico dell'antica fortezza di Blagaj (Stjepan grad), posto sulla collina che domina Blagaj, era la sede del nobile erzegovo Stjepan Vukčić, nonché luogo di nascita della regina bosniaca Katarina Kosača-Kotromanić. 1 agosto. Mostar - Partenza per Sarajevo ore 10. Km 140. Pranzo lungo la strada sul lago di Konijc. Arrivo previsto ore 14.00. Cena, visita serale alla città e pernottamento. HOTEL HECCO *** -SARAJEVO (si legge ezzo) L' Hotel Hecco si trova nella municipalità di Stari Grad - Sarajevo, Via Medresa 1. La distanza dall' Hotel alla vecchia citta' che si chiama Bascarsija, centro culturale e d'archittettura è 300 metri o 5 minuti a piedi. Hotel possiede 27 stanze e 2 appartamenti che sono attrezzati secondo lo standard europeo. Ogni stanza ha il bagno, asciugacapelli, ADSL o WIRELESS Internet gratuito per gli ospiti del Hotel e telefono con linea diretta. 2 agosto. Giornata a Sarajevo. SARAJEVO Sarajevo è localizzata vicino al centro geometrico del triangolo di terra che è la Bosnia ed Erzegovina, qualche chilometro ad est della sorgente del fiume Bosna. Un piccolo fiume di nome Miljacka divide la città in due parti. L'antico cuore della città si trova in una ampia valle che ha una forma naturale di anfiteatro. La città si trova a 511 metri sopra il livello del mare, alcuni suoi sobborghi raggiungono i 900 metri sopra il livello del mare, il che fa di Sarajevo una delle città più elevate in Europa. Le cime delle montagne che accerchiano la città raggiungono e superano i 2000 metri sopra il livello del mare. Durante i primi anni del Medioevo Sarajevo non era altro che un insieme di villaggi raggruppati attorno ad uno spazio per il mercato e ad una fortezza chiamata Vrhbosna. L'anno generalmente ricordato come quello di fondazione della città è il 1461, quando il primo governatore Ottomano in Bosnia, Isa-beg Ishakovic, trasformò il raggruppamento di villaggi in una città e in una capitale, costruendo degli edifici chiave, ed in particolare una moschea, un mercato al chiuso, dei bagni pubblici, un ostello e ovviamente il castello del Governatore (saray) che diede alla città il suo nome di oggi. Nel 1429 fu conquistata dall’Impero Ottomano che ne mantenne il controllo fino al 1878 a causa dell’arrivo degli austriaci. Tristemente famosa per l’assassinio dell’arciduca Francesco Ferdinando da parte di un nazionalista serbo-bosniaco Gavrilo Princip, la città ha ospitato nel 1984 la XIV Olimpiade invernale. Tra il 1992 ed il 1995 ha subito un lunghissimo assedio da parte dell’esercito serbo-bosniaco a causa della guerra civile jugoslava, che ne ha distrutto gran parte delle abitazioni. Sarajevo, capitale e principale centro economico e culturale della Bosnia- Erzegovina, è un’affascinante città dove l’oriente e l’occidente si incontrano. Sarajevo è famosa per essere la città delle quattro religioni, il suo soprannome “la Gerusalemme dei Balcani” e i suoi monumenti ne sono la testimonianza. A Sarajevo convivono una accanto all’altra le chiese cristiane e le sinagoghe, le moschee e le chiese ortodosse. Durante tour e prevista visita ad i seguenti monumenti: Moschea Gazi Husrev-BEG La Moschea Gazi Husrev-BEG, costruita nel 1531, è uno dei più importanti esempi di architettura islamica della Bosnia-Erzegovina e dell’ex impero Ottomano. La moschea è famosa per la bellezza della sua cupola centrale e per i suoi tetims, le cupole laterali, più piccole. All’interno della moschea si trovano la fontana, la scuola musulmana, la sala per il lavaggio e le stanze per la preghiera. Sulla piazza del mercato antistante domina il minareto, alto circa 45 metri. Cattedrale di Sarajevo La Cattedrale di Sarajevo, consacrata al Sacro Cuore di Cristo e sede della Diocesi cattolica in Bosnia, è uno dei simboli della città. La Vecchia Chiesa Ortodossa degli arcangeli Gabriele e Michele La chiesa serbo-ortodossa dedicata agli arcangeli Gabriele e Michele precedentemente era una chiesa cristiana. La chiesa vanta un’importante iconostasi, decorata dagli artisti Radulo e Maksim Tujkovic nel XVII secolo, e un bel campanile in stile barocco. Presso la chiesa si trova anche un piccolo museo che custodisce icone, immagini, libri, manoscritti e preziose opere d’arte. Il Vecchio Tempio La vecchia sinagoga ebraica si trova nel Velika Avlija, il quartiere ebraico di Sarajevo, ed è stata costruita nel 1581. In seguito a due incendi, il tempio è stato restaurato nel XIX secolo e oggi è anche la sede del Museo Ebraico. Mercato Coperto di Brusa – Bezistan Nel 1551, Rustem Pasha ha fondato il Mercato Coperto di Brusa per la vendita della sua seta. Ispirato alla Piazza del Mercato di Istanbul, oggi il mercato ospita una parte della collezione del Museo della Città di Sarajevo. Biblioteka Nazionale – VIJEČNICA IL PONTE LATINO - è uno storico ponte ottomano che attraversa il fiume Miljacka, a Sarajevo, in Bosnia-Erzegovina.[1]
La parte settentrionale del ponte fu scena dell'attentato di Sarajevo del 1914 in cui venne ucciso assieme alla moglie dal giovane studente Gavrilo Princip l'erede al trono di Austria e Ungheria l'arciduca Francesco Ferdinando d'Asburgo-Este. L'episodio costituì il casus belli della prima guerra mondiale. Il Tunnel della Salvezza Il Tunnel della Salvezza è stato costruito durante la guerra yugoslava e ha permesso a migliaia di persone di salvarsi dai bombardamenti. Oggi il tunnel è uno dei siti più visitati dai turisti in Bosnia-Erzegovina.Visita facoltativa alle Piramidi di Visoko e al Monastero Francescano di KRALJEVA SUTJESKA e dintorni. In alternativa visita alle montagne dove si svolsero le olimpiadi invernali del 1984, Igman, Bjelašnica, Jahorina, Trebević. 3 agosto. Sarajevo. Partenza per Travnik e Jajce. Visita alle due cittadine storiche. Pernottamento a Vlasic. Jajce è una città ed una municipalità della Bosnia ed Erzegovina con una popolazione di 24.319 abitanti (dati 2009). La città, fondata nel XIV secolo e sviluppatasi intorno ad una fortezza, fu anche capitale del Regno autonomo di Bosnia. Jajce - la città reale, di acqua, luce e roccia - è un autentico museo a cielo aperto, costruito sulle rive dei fiumi Pliva e Vrbas. Segno inconfondibile e vero e proprio marchio di fabbrica dell'unicità mondiale di Jajce sono le cascate alte 17 metri, in pieno centro storico (laddove il fiume Pliva confluisce nella Vrbas). In questa piccola cittadina si ha la possibilità, senz'altro insolita, di scoprire le tracce di quattro imperi (Romano, Bizantino, Ottomano e Austro-Ungarico), tre regni (Bosniaco, Magiaro e Jugoslavo), tre religioni monoteiste mondiali (cristiana - cattolica e ortodossa -, islamica e giudaica), nonchè i più svariati stili architettonici e i folcloristici costumi. Il sostrato storico e il paesaggio naturale, con i suoi scavi archeologici e le sue bellezze ambientali, fanno di Jajce un patrimonio unico internazionale. Il tour ha una durata totale di due ore ed è prevista la visita ad i seguenti monumenti: - Chiesa sotterranea / Katakombe - Chiesa di S. Maria (Moschea di Fethi) con il campanile di S. 
Luca - Tempio del Dio Mitra - La fortezza - La casa di Omerbey e di Kršlak (tradizionali case antiche 
bosniache) con la Fontana di Hadži-hafizadić - Le moschee di Dizdar, Sinan-bey e Esma-Sultana – - Museo della seconda sessione AVNOJ/museo dell'Antifascismo 
della seconda guerra mondiale - Le cascate della Pliva. 
TRAVNIK 
Travnik è una pittoresca cittadina di circa 75.000 abitanti, centro amministrativo del Cantone misto della Bosnia Centrale. 
Situata circa 80 km a nord ovest di Sarajevo, Travnik è famosa per aver dato i natali al Premio Nobel per la letteratura Ivo Andrić, Travnik è una città ricca di storia e vissuti, non sempre sereni e tranquilli. 
Nel Medio Evo Travnik era una delle più importanti città dello stato bosniaco. Durante il periodo di occupazione ottomana dei Balcani, Travnik divenne la residenza del Visir, il governatore del Sultano. di quell'epoca conserva ancora, anche dopo i furiosi scontri dell'ultima guerra civile jugoslava, notevoli testimonianze: diverse moschee, scuole coraniche ed altri edifici dell'epoca ottomana. 
Durante tour e prevista una visita ai seguenti monumenti: 
Moschea Multicolore – La moschea e costruita 1815 con decorazioni sulle pareti interne ed esterne. Al piano terra della moschea si trova Bezistan. la Moschea Multicolore è un esempio unico di architettura ottomana in cui l'edificio stesso usato per scopi religiosi e secolari. Il minareto si trova sulla sinistra invece di destra della moschea che è, altrimenti, lo Stato di culto islamico. Museo memoriale di Ivo Andrić - Mostra permanente che presenta la vita e la letteratura, Ivo Andric, e si compone di sale tematiche come le sale dedicate al romanzo "Cronaca di Travnik" e le foto del Premio Nobel, e biblioteche con collezioni d'arte... HOTEL PAHULJICA *** – VLAŠIĆ Per la visita alla montagna Vlasic è stato scelto l' hotel Pahuljica.
E' dotato di 32 camere lussuose e confortevoli, doppie, triple e quadruple, con 75 posti letto, siamo sicuri che sarà un luogo in cui vi sentirete a casa. Ognuna delle 32 camere di cui sopra dispone di un bagno privato con doccia, mobili moderni, minibar e TV satellitare. 4 agosto. Jajce. Partenza ore 9.30 per Prijedor, arrivo ore 11.30. Alloggio presso famiglie della zona che fanno parte della rete solidale PROMOTUR. Visita al parco di Kozara in giornata. Prijedor (in serbo cirillico: Приједор, pronunciato [priːˈjɛːdor]), è una città e municipalità nel nord della Bosnia ed Erzegovina. Situata nella parte settentrionale della Repubblica Serba e facente parte della regione storica della Bosanska Krajina è la terza municipalità per numero di abitanti nell'entità anche se una volta era la seconda, questo a causa dei conflitti bellici che scoppiarono in Bosnia e nel resto della Jugoslavia nei primi anni novanta, facendo così scendere la popolazione (soprattutto i Bosgnacchi) della municipalità da 112.543 abitanti a 98.570 unità secondo stime del 2004. 5 agosto. Prijedor. Partenza ore 9.00 Rientro a Firenze via Rijeka, arrivo nel pomeriggio a Firenze. La quota per persona è fissata a 515,00 euro. Il reporter-autista-guida è disponibile per incontri preliminari di persona oppure via internet, per ogni dettaglio o chiarimento. L’itinerario potrebbe subire variazioni o sostituzioni con altre visite. Contatto principale e-mail: claudiogherardini@societaperleidee.it. La Quota comprende: alloggio presso famiglie oppure pensioni economiche a seconda delle disponibilità, trasferimenti in pulmino privato per tutto il viaggio ed il periodo. Autista e accompagnatore. Guida a Sarajevo. Assicurazione personale. Obbligatorio tenere le cinture di sicurezza allacciate in qualunque dei posti a sedere del mezzo utilizzato. La Quota non comprende: vitto per tutti i dieci giorni, che èa carico del viaggiatore con suggerimenti delle guide. Ingressi e tutto quanto non indicato nella voce “la quota comprende”. Si consideri che il costo di un pasto locale va da 3 euro per Burek (specie di focaccia a taglio con vari ingredienti) fino a 10 euro circa per un pranzo in ristorante di media qualità. Documento necessario: Carta Identità valida e senza timbro di rinnovo, oppure Passaporto valido. Consigli sul bagaglio: indumenti estivi ma anche una giacca a vento leggera e scarpe da pioggia consigliati, una robusta valigia a testa (con dimensioni massime 45-25-100 cm) ed un minimo (davvero minimo!) bagaglio a mano.
Contatti e informazioni. Telefono: +39 3339237262 oppure (Bosnia) +387 (0) 62974778. E-mail: claudiogherardini@societaperleidee.it. Skype: claudioghera. -- Società per le Idee Associazione Culturale in Firenze email: claudiogherardini@societaperleidee.it fax: +391786081497 sede legale c/o Studio Basegni Via Giambologna 37 50132 Firenze (FI) codice fiscale 94163350484 IBAN IT45 Q050 1802 8000 0000 0125 888 www.societaperleidee.it

21 maggio 2012

claudioghera shared an Instagram photo with you

Hi there,

claudioghera just shared an Instagram photo with you:


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"Iti firenze a lutto"

Thanks,
The Instagram Team

14 maggio 2012

02 maggio 2012

Prepotente Urgenza soddisfatta dal Consiglio Regionale della Toscana

Firenze: votata la prima legge regionale per facilitare l'accesso ai farmaci cannabinoidi

Con l'accordo di PD, FDS e IDV, l'astensione della Lega e il voto favorevole di Marco Taradash (il PDL ha lasciato libertà di voto, dopo aver chiesto 15 minuti di sospensione), è passata a larga maggioranza la legge regionale, prima in Italia, che facilita l'accesso ai farmaci cannabinoidi e ai preparati galenici della canapa.
Sotto l'occhio vigile di malati e attivisti di Pazienti Impazienti Cannabis, Associazione per l'iniziativa radicale Andrea Tamburi, Associazione Cannabis Terapeutica, Lega Italiana Lotta Aids, Associazione Luca Coscioni, si è svolto un ampio dibattito con l'intervento di tutto lo schieramento politico.
Dopo tanti anni giunge ad un primo risulato positivo una battaglia che ha impegnato in prima persona Alessia Ballini, consigliera regionale DS, che ha dedicato gli ultimi anni della sua vita a sostenere la necessità di buone leggi per le terapie del dolore e per chi soffre; battaglia condotta col forte sostegno dei radicali, impegnati da tempo su questo fronte.
Insieme alla legge è stato votato un ordine del giorno rivolto al Governo perchè si occupi di meglio regolamentare a livello nazionale l'accesso ai cannabinoidi.
Un applauso (in disobbedienza ai regolamenti regionali) ha salutato la votazione.